lunedì 18 novembre 2019
Ragazzo di 14 anni premiato dalla Fondazione Hazel Marie Cole per l'amicizia e la vicinanza offerta a un coetaneo ghanese che aveva perso il fratellino nella traversata
Marcel Belmonte

Marcel Belmonte

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In classe il nuovo alunno era impaurito e spaesato, non parlava l'italiano e doveva fare i conti con la tragica traversata del Mediterraneo, dove aveva perso il suo fratellino. Marcel Belmonte, 14 anni e già una statura che sfiora i 2 metri, gli si è avvicinato e lo ha affiancato con pazienza e delicatezza, restituendogli giorno dopo giorno fiducia nel futuro.

Così oggi Marcel, nella sua scuola, l’Istituto comprensivo G. Aurispa di Noto, ha ricevuto il Premio alla Bontà Hazel Marie Cole, istituito 20 anni fa con la creazione della Fondazione a lei intitolata. Ogni anno da allora la Fondazione premia quei ragazzi che nell’ordinarietà della propria vita - e spesso in modo quasi invisibile - si distinguono per umanità e generosità nell’aiuto del prossimo.

E c'è una felice coincidenza: il primo ragazzo premiato, nel 1999, era stato un bambino di 10 anni che si era prodigato nell’aiuto di un coetaneo indiano, favorendone l’integrazione. A distanza di 20 anni, una vicenda analoga è quella che ha portato oggi alla premiazione di Marcel, destinatario (assieme ad altri 4 coetanei sparsi in tutta Italia) del Premio 2019.

Marcel – segnalato dalla sua professoressa di religione, Agatina Abbate - ha avuto modo di dimostrare le sue doti umane e cristiane quando è arrivato in classe un nuovo alunno, un ragazzo ghanese, che era approdato alle coste siciliane dopo una traversata in mare, nel corso della quale aveva assistito impotente alla tragica perdita del fratellino più piccolo. Il ragazzo, che all'inizio non si fidava di nessuno, pian piano è stato conquistato dall'amicizia di Marcel.

Soddisfatta la responsabile della Fondazione, Gilda Pianciamore: “Il premio dato a Marcel rappresenta un segnale molto incoraggiante per la società di oggi. In un momento storico caratterizzato dalla tendenza a respingere le culture diverse, il gesto di Marcel è motivo di gioia e di speranza”.

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