sabato 31 agosto 2013
Per abolire l’Imu sulle prime case il governo applica un condono a favore delle società del gioco. Il provvedimento consente di incassare subito 620 milioni di euro invece di 2,5 miliardi. Molti giudicano però negativamente questa misura, e chiedono all’esecutivo di tornare sui suoi passi e trovare altre fonti di finanziamento​.
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Parla di nichilismo morale e di tradimento di un principio base dell’etica pubblica il professor Stefano Zamagni, ordinario di economia politica a Bologna, economista civile, nel giudicare il "condono" che il governo concederà alle società concessionarie delle slot machine allo scopo di reperire risorse per finanziare l’abolizione dell’Imu. Solo 620 milioni di euro a carico del mondo dell’azzardo, a fronte dei 2,5 miliardi indicati da una sentenza della Corte dei conti per le irregolarità che avevano commesso nell’allacciamento delle slot alla rete che avrebbe dovuto calcolare giocate e incassi. Generando una maxi evasione.
«Mi spiace, ma il governo ha fatto una brutta scivolata – sostiene Zamagni –. Di fatto questo non è un premio, ma piuttosto un incentivo concesso per sanare un debito pregresso. Il problema è che viene dato a società che non rappresentano certo il lato virtuoso dell’economia di mercato». Probabilmente i 2,5 miliardi di euro lo Stato non sarebbe riuscito a incassarli tanto facilmente. Dunque non è meglio ottenere un terzo subito?Il governo ha motivato questo provvedimento proprio con la necessità di fare cassa. Ma in transazioni di questo tipo, come insegna qualunque teoria etica, bisogna verificare che nell’analisi dei costi e dei benefici i termini in gioco appartengano al medesimo ordine di valori. In questo caso non è così. Perché?Il beneficio è sul piano economico e monetario, dato che produce un aumento delle entrate fiscali. Il costo, invece, è la chiara violazione di un principio di etica pubblica nell’agevolare attività moralmente illecite. Illecite?Attenzione, dobbiamo essere chiari. È evidente che si tratta di attività legittime, in quanto legittimate dalla legge. Questo nessuno lo mette in discussione, e lo dico senza entrare nel merito delle violazioni commesse dalle società e che poi ha portato alla sanzione per il danno erariale procurato. Il problema è che non tutto quello che è concesso dalla legge può essere allo stesso tempo considerato lecito moralmente. Altrimenti parleremmo di nichilismo morale, l’idea di Friedrich Nietzsche per cui la legittimità coincide con la liceità. Ed è il caso di questo provvedimento?La sanatoria della multa alle società delle slot nasce con lo scopo di fare cassa, ma per raggiungere questo obiettivo si accetta il principio del nichilismo morale. Un brutto provvedimento, in quanto fa credere che vi sia una sanatoria per ottenere subito una somma che non si era sicuri di incassare, ma invece il costo che si viene a determinare comporta pesanti ricadute sociali. Diciamo pure che il governo attua una specie di neo-macchiavellismo addolcito. Torniamo al problema iniziale: di fronte al rischio di non incassare mai quei soldi, quanto regge l’"accusa" di nichilismo?Il fatto è che le lobby organizzate riescono sempre a ottenere ciò che chiedono. E le concessionarie delle slot machine hanno ottenuto di pagare solo un terzo di ciò che dovevano. Viene violato un principio di etica pubblica senza che vi sia un reale vantaggio per l’erario. La cifra non è così bassa.È semplicemente ridicolo: 600 milioni di euro per un Paese di 60 milioni di abitanti? Stiamo parlando di soggetti che svolgono attività non lecite da un punto di vista morale ai quali il governo concede anche un incentivo sotto forma di condono. È una cosa pericolosa, ci si mette su un piano pendente molto rischioso per dove ci può portare: un cristiano non dovrebbe accettare di scendere a questi livelli.
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