lunedì 29 maggio 2023
Fondazione L'Albero della Vita presenta i dati della loro sua Ricerca sulla povertà culturale in Italia. Solo il 17% dei ragazzi intervistati fa sport. Un ragazzo su due non sa esprimere la felicità
undefined

undefined - undefined

COMMENTA E CONDIVIDI

La povertà educativa e culturale è in enorme crescita e impatta fortemente anche sulla capacità dei minori di immaginare il proprio futuro. Lo confermano i dati della seconda Ricerca sulla povertà educativa in Italia, realizzata dalla Fondazione l'Albero della Vita Onlus (FADV). Il dossier è stato presentato oggi in occasione dell'evento "Educazione alla Pace e alla Cittadinanza Globale - La scuola del Futuro che forma i cittadini attivi".

Secondo l'indagine di FADV, che ha coinvolto 450 ragazzi, beneficiari del programma nazionale di contrasto alla povertà "Varcare la soglia", attivo a Milano, Perugia, Genova, Napoli, Catanzaro e Palermo, solo il 17% pratica regolarmente sport e il 43% non possiede a casa libri adatti alla propria età e al proprio livello di conoscenza. Il 53% non è mai stato al cinema nell'ultimo anno e il 78% non ha partecipato a visite al patrimonio artistico, culturale e ambientale.

L'incontro ha visto un dibattito tra Isabella Catapano direttrice generale di FADV, Simona Frassone, Presidente di Scuola Attiva Onlus e Mario Pittoni, responsabile dipartimento della scuola della Lega. I temi principali sono stati la sempre crescente difficoltà di attivazione del talento di bambini e ragazzi, la precarietà degli insegnanti, il peggioramento del numero di persone in stato di povertà.

La conferenza si è svolta alla presenza degli alunni dell'Istituto aziendale informatico Giorgio Ambrosoli, che nel corso dell'anno avevano fatto parte di alcune iniziative coordinate dalla fondazione e che nella seconda parte dell'incontro sono diventati i veri protagonisti del dibattito. Elisa ha posto l'attenzione sulle difficoltà del suo quartiere, Centocelle; Zara, nata in Egitto, ha raccontato le discriminazioni subìte per la sua scelta di indossare il velo; l'ucraino Ruslan ha speso parole di forte impatto emotivo sul conflitto in corso nel suo paese di origine. Ma ha anche consigliato di incrementare le attività pratiche della Fondazione, anche al di fuori dei luoghi della scuola, suggerendo visite a campi profughi o alle mense della Caritas.

La direttrice di FADV Isabella Catapano ha concluso il suo intervento spiegando che «il 50% degli intervistati non sa esprimere felicità quando capita qualcosa di bello. Anche quando si tratta di esprimere liberamente il proprio entusiasmo in occasione di feste e incontri con gli amici il 67% non si sente capace di farlo».


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: