venerdì 17 novembre 2017
Alcune centinaia di studenti manifestano facendo il verso alla ministra Fedeli con la proclamazione degli "Stati generali dello sfruttamento": gli stage sono spesso trasformati in lavoro sottopagato.
Fumogeni e striscioni al corteo degli studenti nelle vie del centro di Milano

Fumogeni e striscioni al corteo degli studenti nelle vie del centro di Milano

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Al grido "Ci hanno lasciati in mutande" alcuni studenti si sono spogliati stamattina in piazzale Ostiense, a Roma, prima dell'inizio del corteo per protestare contro i continui tagli dei finanziamenti per scuola e università. Sono gli "Stati generali dello sfruttamento" promossi in varie città da Rete della conoscenza, Unione degli studenti e Link coordinamento universitario a proseguimento dello sciopero del 13 ottobre contro l'alternanza scuola-lavoro.

Scuola sotto-finanziata

A Roma l'appuntamento è a piazza Montecitorio alle 15, ma iniziative sono previste lungo tutta la prossima settimana per concludersi con una serie di cortei il 24 novembre. L'iniziativa è stata anticipata da un blitz notturno davanti al Ministero
dell'Istruzione dove alcuni giovani hanno sostato con uno striscione. "Le risposte del MIUR sono insufficienti - afferma in una nota Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell'Unione degli Studenti -: vogliamo subito uno Statuto degli studenti in alternanza che garantisca percorsi di qualità e totalmente gratuiti per gli studenti. La Fedeli ha lanciato gli Stati generali dell'alternanza per
fornire una passerella a Confindustria, per questo abbiamo lanciato insieme a partire dalle mobilitazioni di oggi un'intera
settimana di azioni. Stamattina siamo in piazza come studenti - aggiunge Martina Carpani, coordinatrice nazionale di Rete della Conoscenza - perché l'alternanza è il paradigma del lavoro gratuito, povero e sfruttato che stanno imponendo ai giovani e non solo. Oggi pomeriggio vi saranno agorà pubbliche con i lavoratori, ricercatori precari, riders, disoccupati, pensionati contro una
Legge di Stabilità 2018 che regala soldi pubblici alle imprese e non garantisce opportunità ai giovani".

Imbrattate le vetrine del fast food

A Milano un corteo di oltre cinquecento studenti è partito da Largo Cairoli, dove un gruppo di giovani incappucciati ha dato simbolicamente fuoco ad un cartone con la scritta "Poste italiane" davanti alla sede centrale dell'azienda e ha imbrattato l'ingresso del negozio Zara di piazza Duomo: sia Poste italiane che Zara rientrano nel progetto di alternanza scuola-lavoro. Il corteo ha poi proseguito verso il centro, dove un gruppo di studenti ha preso di mira la sede dell'Inps e la catena di fast food Mc Donald's, dove sono stati accesi fumogeni e torce, esposti striscioni e imbrattate le vetrine del fast-food. La manifestazione terminerà in piazza Duca D'Aosta, davanti alla Stazione Centrale.

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