lunedì 3 agosto 2020
Alla cerimonia d'inaugurazione presenti, tra gli altri, il presidente della Repubblica che prima ha incontrato i familiari delle vittime e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Poco dopo le 18.20 e un abbondante acquazzone, è apparso un arcobaleno sulla vallata alle spalle del nuovo ponte di Genova.

Ansa


"Oggi Genova riparte forte della sua operosità, come ha fatto in tanti momenti della sua storia, confidando nella forza del lavoro. Mostra un Paese che, a dispetto degli stereotipi, sa rialzarsi, che sa tornare a correre". Sono le parole del premier Giuseppe Conte inaugurando il Ponte San Giorgio.
"Genova deve ripartire e lo fa da qui", aggiunge. "Il Ponte crea una nuova unità, genera nuova fiducia, ha la funzione di riavvicinare - e lo spero fortemente - i cittadini di Genova, dell'Italia intera, allo Stato", conclude.


La pioggia è stata una dei protagonisti di questa inaugurazione: per pochi istanti si è fermata, dando
spazio ai colori dell'arcobaleno che ha idealmente "abbracciato" il viadotto.

Il nuovo ponte intitolato a San Giorgio è lungo 1.067 metri, ha 19 campate che si trovano a 40 metri di altezza e sono sorrette da 18 piloni. È costato 202 milioni di euro, sono stati utilizzati 67 mila metri cubi di calcestruzzo e 24 mila tonnellate di acciaio e carpenteria metallica.

Sui lati nord e sud ci saranno due file di pannelli solari che soddisferanno il 95 per cento del fabbisogno energetico del ponte. Per delimitare la carreggiata sono stati installati 2.450 metri di pannelli trasparenti, alti due metri e mezzo, con la funzione di frangivento. Sui due lati della carreggiata sono state distribuite 18 antenne luminose alte 28 metri che, esteticamente, rappresentano gli alberi del vascello a cui assomiglia il viadotto, come ha spiegato Piano. A queste luci si aggiungono oltre mille plafoniere montate sui lati esterni dell’impalcato. Quattro robot appesi all’esterno del ponte serviranno a pulire e a monitorare la struttura.


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Oggi, a inaugurare il nuovo ponte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che prima ha incontrato in prefettura i familiari delle 43 persone che sono morte nel crollo.

"Ci tenevo a incontravi prima della cerimonia del Ponte per sottolineare pubblicamente e in maniera evidente che la ferita non si riemargina, che il dolore non si dimentica e che la solidarietà non viene meno in alcun modo. E condivido la vostra scelta di vederci in prefettura e non sul ponte non perché" l'inaugurazione "non sia importante. Lo è per la città naturalmente. Ma perché quest'incontro è un'occasione raccolta, non di frastuono". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella incontrando i familiari delle vittime della tragedia del Ponte Morandi.

"Mi ero preparato ma è servito a poco perché quando ho fatto la galleria di Coronata mi sono sentito male. Non è semplice comunque poter descrivere tutte queste emozioni perché da una parte penso a mio fratello, dall'altra guardo mia madre perchè lei oggi è qui con me e mi dico devo essere più forte perché c'è anche lei", ha detto Emmanuel Henao Diaz, fratello minore di Henry, una delle 43 vittime del ponte Morandi che, insieme alla madre Norha Elena, oggi ha deciso di salire sul nuovo viadotto Genova San Giorgio in occasione dell'inaugurazione.

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Egle Possetti, portavoce del Comitato dei parenti delle vittime, ha fatto sapere che per loro «non c’è niente da festeggiare» anche perché il ponte sarà gestito nuovamente da Autostrade, al centro dell’inchiesta che la Procura di Genova, coordinata dal procuratore capo Francesco Cozzi, sta portando avanti e nella quale risultano indagate 71 persone. Al momento dell’inaugurazione, Autostrade è ancora detenuta all’88 per cento dal fondo Atlantia dei Benetton perché la firma del memorandum con Cassa Depositi e Prestiti non arriverà entro oggi.

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Con il taglio del nastro tricolore, il premier Giuseppe Conte ha inaugurato ufficialmente il ponte Genova-San Giorgio. Al momento del taglio ha partecipato anche una delegazione di operai.

Conte indossava una mascherina con la bandiera genovese di San Giorgio, croce rossa su sfondo bianco, per la cerimonia di inaugurazione del nuovo ponte, dopo il crollo del Morandi.

Il presidente del Consiglio è arrivato sul ponte insieme al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli. Alla cerimonia presenti anche i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati.

Sulla mascherina bianca del premier è cucito, con filo rosso, il vessillo della città e sotto la parola "Genova". La mascherina è stata donata a Conte dal sindaco di Genova, Marco Bucci. Presente anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti.

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"È un ponte frutto di un lutto. Il lutto non si dimentica, il lutto si elabora. Qui ci siamo smarriti e qui ci ritroviamo per ringraziare chi ha costruito il ponte con rapidità. Mi auguro che il ponte sia amato. essere amati nella tragedia non è facile, ma credo che sarà amato perché è semplice e forte come Genova". Lo ha detto l'architetto Renzo Piano, padre del nuovo viadotto di Genova all'inaugurazione dell'opera.

"È un ponte di luce, da qui chi viene dal Nord vede la luce che arriva dal mare. Penso al poeta Giorgio Caproni che definisce 'Genova di ferro e di vento". Vorrei che questo ponte venisse visto così, forgiato nel vento".

Piano, con voce commossa, ha aggiunto: "Dobbiamo riconoscenza per tutti coloro che hanno lavorato al ponte e chi lavora alla fine della fatica si aspetta una perla: la perla è la riconoscenza". L'architetto ha aggiunto: Qui siamo sospesi tra tragedia e orgoglio e riconoscenza, ma non parliamo di miracolo, qui è successa una cosa bella per il Paese. Costruire è una magia, i muri non vanno costruiti, i ponti sì e farlo è bellissimo, è un gesto di pace. Anche questo cantiere è magia, un cantiere su cui in cui su tutto prevalgono solidarietà, passione, amore". Piano ha concluso dicendo: "Ora il ponte è vostro, lunga vita al ponte.

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"Benedici questo ponte e chi lo percorrerà". Sono le parole dell'arcivescovo di Genova, Marco Tasca, che ha benedetto il nuovo viadotto Genova San Giorgio alla presenza delle massime autorità dello Stato, poco dopo le 19. Tra gli altri presente anche il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova.

Un'opera frutto del lavoro e "della perizia di tutti", ha sottolineato Tasca, ricordando che il viadotto "permetterà maggiore velocità negli scambi umani e commerciali di cui la nostra terra ha tanto bisogno". Che il viadotto, ha aggiunto l'arcivescovo, "sia un invito al superamento delle incomprensioni" e un "monito che ci impone di custodire con umiltà la memoria di quanto accaduto".
L'arcivescovo di Genova ha ricordato "chi ha perso familiari e amici, la casa, il lavoro" e ha invitato a "non dimenticare il dolore e la sofferenza".

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