mercoledì 5 febbraio 2020
Dopo la bufera per le sue parole («A chi interessa che caschi un ponte»), il fotografo ci ripensa. Anche i Benetton lo scaricano. I parenti delle 43 vittime: «A lui non interessa, per noi erano tutto»
L'hastag diventato virale

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Benetton interrompe il rapporto con Oliviero Toscani. «Benetton Group, con il suo Presidente Luciano Benetton, nel dissociarsi nel modo più assoluto dalle affermazioni di Oliviero Toscani a proposito del crollo del Ponte Morandi, prende atto dell'impossibilità di continuare i lrapporto di collaborazione con il direttore creativo», è scritto in una nota diffusa il 6 febbraio.

«Mi dispiace che parole estrapolate e confuse possano far pensare una follia come quella che a me non interessi nulla del Ponte». Ci ha messo un giorno intero (e c'è voluta una valanga di indignazione sui social) per capire di averla detta grossa. E decidere di scusarsi: «Ho sbagliato. Mi posso solo scusare nel modo più profondo». Quel «ma a chi interessa che caschi un ponte», buttato lì da Oliviero Toscani durante un intervento alla trasmissione di Radio Rai1 “Un giorno da pecora”, ha indignato tutti. A partire dai parenti delle 43 vittime del ponte Morandi di Genova, crollato il 14 agosto 2018. «Le frasi di Toscani sono inopportune e confuse - commenta Egle Possetti, presidente del Comitato delle vittime -. Ovviamente a lui potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, potrebbe essere che lui viaggi sempre in elicottero. In effetti, passare su un ponte è un po' da plebei. Purtroppo, tanti italiani ci viaggiano ogni giorno e qualche persona sotto quel ponte ci è rimasta per sempre, certamente non per qualche strano fulmine vagante».

La famiglia si dissocia

Anche la famiglia Benetton, azionista di riferimento di Autostrade per l'Italia, si «dissocia fortemente» dalle parole del fotografo, con il quale ha da tempo un rapporto di collaborazione, attraverso un messaggio di Alessandro Benetton. «Ho scelto quasi 30 anni fa di essere un imprenditore indipendente dalla mia famiglia - si legge nel comunicato -. Ho quindi scelto di non commentare mai su attività che non mi riguardassero. Sicuramente, in questo caso mi dissocio fortemente dalle affermazioni fatte da Toscani». Di «incomprensibili affermazioni» parla anche l'amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi. «Credo sia giusto ribadire - si legge in una nota della società - che la tragedia del Morandi è stata e sarà sempre una tragedia gravissima e ingiustificabile e che porteremo il dolore che ha causato dentro di noi per tutta la vita. È un sentimento che unisce tutti gli uomini e le donne che operano ogni giorno nella nostra azienda».

#anointeressa

Indignazione per le parole di Toscani è stata espressa dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e dal sindaco di Genova, Marco Bucci, che hanno lanciato l'hastag #anointeressa, diventato in breve virale sui social. «Vogliamo giustizia e stiamo costruendo un nuovo ponte per la città, aspettiamo le scuse immediate», ha scritto Toti su twitter. «Un crollo come quello del ponte Morandi e la sua ricostruzione dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà», ha aggiunto il sindaco Bucci.


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