martedì 26 maggio 2015
​Stavano per finire all'asta. Con loro recuperati altri 22 oggetti artistici preziosi.
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Tre affreschi risalenti al I secolo avanti Cristo, rubati a Pompei nel 1957, sonmo stati recuperati dai Carabinieri negli Stati Uniti insieme ad altri 22 beni preziosi. I tre affreschi raffigurano nel dettaglio un busto di giovane donna con amorino sulle spalle, una figura maschile e una figura femminile con un lungo mantello rosso che regge con la mano destra una piccola Oinochoe, una brocca. Gli affreschi, che appartenevano a un magnate Usa ed erano pronti per essere messi all'asta, sono stati rubati nel 1957 dall'Ufficio Scavi della Soprintendenza archeologica di Pompei insieme ad altri tre affreschi già ritrovati in Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti che raffigurano un pavone, Dioniso e una ministra sacrificante. Oltre ai tre affreschi, comunque, i Carabinieri hanno riportato in Italia altre opere di grande pregio. In particolare, tornano dagli Usa tre preziosi volumi del 1600 (uno del 1601, un secondo del 1616 e un terzo del 1671) trafugati dalla Biblioteca Storica Nazionale dell'Agricoltura presso il ministero delle Politiche agricole. Il ritrovamento dei libri è avvenuto nell'ambito delle indagini sui furti alla biblioteca napoletana dei Girolamini. "Tutti questi beni - ha sottolineato il ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini - torneranno nei luoghi dai quali sono stati trafugati. I carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio culturale, sono un'eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, dobbiamo essere orgogliosi del loro lavoro. Il recupero di oggi è il frutto della collaborazione con il governo degli Stati Uniti". Tra le altre opere rinvenute, di particolare rilevanza anche la "La bella addormentata", un coperchio di sarcofago in marmo stilizzato raffigurante una donna sdraiata di epoca romana risalente al secondo secolo dopo Cristo. Inoltre ci sono un cratere attico a figure rosse del pittore Methyse del 460-450 a.C.; un cratere lucano a campana, a figure rosse, attribuibile al pittore di Amykos, 440-410 a.C.; un Bronzetto romano raffigurante "Marte" II sec. d.C.
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