martedì 12 febbraio 2013
​Il governo ha sollevato conflitto di attribuzione sull'esercizio del segreto di Stato: «Cassazione ha leso potere sicurezza Stato». Il generale: trattato come Tortora.
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​I giudici della Quarta Sezione della Corte d'Appello di Milano hanno condannato per il sequestro di Abu Omar, che avvenne il 17 febbraio del 2003, l'ex numero del Sismi, Nicolò Pollari, a dieci anni di reclusione, l'ex numero due Mancini a nove anni e altri tre '007' (Raffaele Di Troia, Luciano Gregorio e Giuseppe Ciorra) a sei anni. Il sostituto pg di Milano, Piero De Petris, aveva chiesto dodici anni per Pollari, dieci anni per Mancini e otto anni per gli altri tre. Il processo d'appello 'bis' agli ex vertici del Sismi è seguito alla sentenza della Cassazione dello scorso settembre che, oltre a condannare in via definitiva 23 agenti della Cia, aveva annullato con rinvio il proscioglimento per i cinque imputati ritenendo che la copertura del segreto di Stato era troppo ampia e parzialmente illegittima. Nei giorni scorsi anche il governo Monti, come quelli Berlusconi e Prodi, aveva confermato la posizione del segreto di Stato, e venerdì scorso la stessa presidenza del Consiglio ha sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato davanti alla Consulta contro la sentenza della Cassazione. I giudici della Corte d'Appello però non hanno ritenuto di dover sospendere il processo in attesa della decisione della Consulta e, dopo aver acquisito nelle scorse udienze alcuni atti su cui il governo aveva posto il segreto, hanno condannato tutti gli imputati, ribaltando le sentenze dei due precedenti gradi di giudizio che li avevano invece prosciolti. GOVERNO: CASSAZIONE HA LESO POTERE SICUREZZA STATO L'annullamento del proscioglimento per Pollari e Mancini da parte della Cassazione, lo scorso settembre, ha leso le "attribuzioni costituzionali" della Presidenza del Consiglio "nell'esercizio dell'attività politica volta alla tutela della sicurezza dello Stato", che si é "concretata nell'apposizione del segreto di Stato" anche "in ordine al fatto storico del sequestro di Abu Omar". Lo scrive l'avvocatura dello Stato nel ricorso presentato dal Governo Monti alla Consulta nei giorni scorsi.LO SCONCERTO DI POLLARI "Sono sconcertato: è stata condannata una persona che tutti in Italia sanno essere innocente". Lo ha detto  il generale Nicolò Pollari, commentando la sentenza di Milano. "Non voglio fare paragoni ma ricordo che anche Tortora fu condannato a dieci anni". "Come si faccia con serenità a condannare un innocente, che tutti sanno essere tale, è pazzesco. Che razza di esercizio è condannare un innocente?" afferma Pollari. "Io non solo sono estraneo a queste cose - prosegue - ma le ho impedite. Quindi non solo sono innocente, ma sono di più e il segreto di Stato prova la mia innocenza, non la mia colpevolezza". Secondo l'ex capo del Sismi "lo stesso governo ha messo per iscritto che queste attività sono istituzionali e quindi sono lecite. Infine, un'ultima notazione. La cosa che davvero mi sconcerta molto è che in questo processo, segreto di Stato a parte, non sono mai stato messo in condizione di difendermi: non mi è stato consentito neanche di sentire un testimone. Perché? E' una domanda alla quale non so rispondere e che dovreste fare ad altri". "Non ce l'aspettavamo, siamo sconcertati". Lo ha detto l'avvocato Nicola Madia, legale di Nicolò Pollari, dopo la condanna a dieci anni da parte della Corte d'Appello di Milano. L'avvocato ha spiegato che il generale è stato condannato "nonostante il segreto di Stato apposto da tre diversi governi", segreto che gli ha anche impedito di difendersi nel merito. L'avvocato Luigi Panella, legale di Mancini, ha detto che in questo processo "sono stati utilizzati atti coperti da segreto". Dei giorni scorsi il conflitto di attribuzione sollevato dal governo sul tema del segreto di Stato.PER EX IMAM RISARCIMENTO DI UN MILIONE DI EURO  I giudici della Corte d'Appello di Milano, oltre a condannare Nicolò Pollari e Marco Mancini, rispettivamente a dieci e nove anni di carcere, hanno stabilito un risarcimento a titolo di provvisionale a favore dell'ex Imam, Abu Omar, di un milione di euro. Per la moglie invece la Corte ha stabilito una provvisionale di 500 mila euro. Il Collegio inoltre ha deciso che gli ulteriori danni riconosciuti all'ex Imam e alla moglie, rappresentati dagli avvocati Scambia e Bauccio, dovranno essere liquidati in sede civile.CORTE COSTITUZIONALE Sono giunti oggi in Corte Costituzionale, depositati con il numero 4/2013, gli atti relativi al conflitto d'attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dal governo nei confronti della Cassazione per il caso Abu Omar. Il conflitto riguarda l'annullamento della sentenza n. 46340/12 "nella parte in cui contiene statuizioni che incidono sulla sfera di competenza riservata al Presidente del Consiglio in materia di segreto di Stato".
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