sabato 17 settembre 2011
Fini (Fli): «Immagine Italia sempre più grave». Zoggia (Pd): «Vada a dimettersi al Quirinale». Pecorella (Pdl): «Serve governo di emergenza». Cesa (Udc): «Dimissioni atto di generosita». Vendola (Sel): «Chiuda pagina schifosa».
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Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, auspica che «all'interno della maggioranza finiscano col prevalere il buon senso e la decisione di dare vita a un altro governo». E per il leader di Fli «un altro governo presuppone, almeno per me, un altro presidente del consiglio». «Credo che, al di là delle dichiarazioni di questo o di quello - ha spiegato a margine del suo intervento alla festa futurista di Novedrate - gli italiani abbiano capito che così non si può andare avanti, anche tanti italiani che hanno votato per il centrodestra». «Personalmente - ha proseguito - spero che anche nell'ambito della maggioranza finiscano col prevalere il buon senso e la decisione di dare vita a un altro governo che abbia maggiore credibilità internazionale, che si occupi dell'economia e faccia uscire il Paese da questa crisi». Con un altro presidente del Consiglio? gli è stato chiesto. «Un altro governo presuppone, almeno per me, un altro presidente del consiglio», ha concluso Fini.

FINI, IMMAGINE ITALIA SEMPRE PIU' GRAVE «Io non giudico, io dico che purtroppo l'immagine dell'Italia a livello internazionale si aggrava giorno per giorno e nessuno capisce quello che sta accadendo nel nostro Paese». Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a chi gli chiedeva di commentare l'intercettazione telefonica nell'ambito dell'inchiesta della procura di Bari in cui il presidente del consiglio Silvio Berlusconi affermava di fare il premier a tempo perso. Fini, che ha partecipato a Novedrate (Como) alla prima festa futurista di Futuro e Libertà ha aggiunto: «Nessuno capisce per quale motivo il presidente del consiglio dedichi buona parte del suo tempo a questioni che non sono relative alla lotta crisi economica e al rilancio dell'economia».

PD, BERLUSCONI VADA A DIMETTERSI AL QUIRINALE «L'Italia, con i suoi gravi problemi, non si può permettere un esecutivo che governa a tempo perso. Le parole sono finite. Berlusconi si rechi al Quirinale e rassegni le dimissioni». Lo afferma Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd, parlando a nome della segreteria del partito.
 
PECORELLA, SERVE UN ESECUTIVO DI EMERGENZA«In un governo d'emergenza di fine legislatura, o c'è un anti berlusconismo ideologico o non vedo perché Berlusconi non potrebbe guidarlo». Tuttavia, «con tutto l'affetto che ho per Berlusconi, dovendo scegliere tra il bene del Paese e la permanenza di questo governo, io non avrei dubbi e sceglierei il bene del Paese». Gaetano Pecorella (Pdl) torna a sostenere la necessità di governo d'emergenza, e se si creassero «problemi di natura diplomatica sulla persona del premier», dice in un'intervista al Mattino, «non si potrebbe non tenerne conto», affidandone la guida a un altro premier. «Se una grande impresa è in crisi, la si affida ad un commissario», rileva Pecorella. «L'Italia ha certamente grandi problemi. Trovare un governo unitario, con un serio programma di fine legislatura, che non debba affrontare attacchi e ostruzionismo, sarebbe nell'interesse del Paese. L'immagine di conflittualità estrema che offre il Parlamento - sottolinea - ci fa perdere la fiducia dei mercati internazionali e alimenta nel Paese l'idea che sia un luogo di lite perenne piuttosto che di soluzione dei problemi». Berlusconi, afferma l'avvocato, «certamente non si può dire fresco come una rosa. Ha combattuto con il governo e personalmente per 17 anni, affrontando gravi problemi internazionali e attacchi giudiziari. Chiunque si troverebbe logorato, e sicuramente non è più quello del '94. D'altra parte - osserva - ogni ciclo politico prima o poi finisce: a fine legislatura saremo al ventennio, dopo di che il paese decidera' il suo futuro».
 
VENDOLA, PREMIER CHIUDA PAGINA SCHIFOSA«Spero che quanto prima si possa chiudere questa pagina schifosa, che si possa dare all'Italia una traccia di speranza, una qualche prospettiva di salvezza». Lo ha detto il leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare la frase riportata in alcune intercettazioni nelle quali il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, avrebbe detto "faccio il premier a tempo perso". «Io - ha aggiunto Vendola - spero che il presidente del Consiglio sia consapevole di quanto profonda sia la critica, il disgusto e anche il rancore che cresce nel Paese nei suoi confronti». «C'è un sentimento diffuso - ha proseguito - generalizzato, di indignazione nei confronti del premier. E non è un sentimento che nasca da un inappropriato esercizio di moralismo». Per Vendola questo sentimento «nasce dalla constatazione della ipocrisia profonda di una classe dirigente che è intenta prevalentemente a occultare i propri reati, a depenalizzarli, a sabotare i processi nei quali questi reati rimbalzano». «Berlusconi e il suo governo - ha rilevato il governatore pugliese - ci hanno portato a una condizione di declino e hanno macchiato irreparabilmente l'immagine e il decoro del Paese. Penso che davvero la condanna generalizzata dell'Italia nei confronti di questa classe dirigente non puo' non tradursi nelle prossime ore nella fine dell'esperienza del governo Berlusconi».
 
CESA, BERLUSCONI SIA GENEROSO CON ITALIANI SI DIMETTA«Il presidente del Consiglio faccia subito un gesto di generosità nei confronti degli italiani e si dimetta dal suo incarico. Si difenda nel modo migliore ma spinga il suo partito a iniziare una nuova fase politica dando l'occasione di arrivare a un governo di responsabilità nazionale». Lo ha detto il segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, a margine di un convegno agli altipiani di Arcinazzo, località turistica tra le province di Roma e Frosinone. «La situazione è diventata davvero insostenibile - ha aggiunto Cesa - ed è necessario pensare di più agli interessi del Paese. Le forze politiche devono unirsi per affrontare le tante emergenze di cui soffre l'Italia», ha concluso il segretario dell'Udc.
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