martedì 9 ottobre 2012
​Il presidente della Provincia annuncia in mattinata le dimissioni, poi nel pomeriggio fa retromarcia. «Bisogna rispettare il patto con i cittadini» 
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Il presidente della provincia di Milano Guido Podestà ha annunciato le sue dimissioni, ma poi ci ha ripensato. ''Governare una Provincia in queste condizioni è (quasi) impossibile" aveva scritto sul suo profilo twitter. Ma in conferenza stampa ha sorpreso tutti: "Credo ci sia un motivo per non dare le dimissioni". Pur in un momento difficile, ha spiegato, "bisogna rispettare il patto con i cittadini". Il suo annuncio aveva dato spazio a varie ipotesi, tra cui l'idea di candidarsi alle prossime elezioni politiche, oppure la volontà di protestare contro i tagli alle Province. Ma poi è arrivato il dietrofront.  
Milanese, classe 1947, Podestà ha iniziato a lavorare con Silvio Berlusconi nella Edilnord nel 1976, diventandone anche amministratore delegato. La sua carriera politica è iniziata nel 1994 in Forza Italia quando è stato eletto al Parlamento europeo, di cui in seguito è diventato anche vicepresidente. È rimasto eurodeputato fino al 2009, quando è diventato presidente della Provincia, che sparirà nel gennaio 2014 per diventare città metropolitana. Nel maggio 2008 è diventato coordinatore regionale di Forza Italia e poi del Pdl fino al 2011 quando è stato sostituito da Mario Mantovani. Lo scorso febbraio si è candidato alla segreteria provinciale del Pdl a Milano, ottenendo il 22% dei voti contro il 72% dell'eletto Sandro Sisler.
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