Secondo l'analisi (svolta dall'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva considerando una famiglia tipo di tre persone con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.900 euro), nel 2011/12 la spesa media mensile è rimasta invariata a livello nazionale rispetto all'anno passato. Ma ben 39 città hanno ritoccato all'insù le rette di frequenza e 6 capoluoghi registrano incrementi a due cifre: Bologna (+29,7%), Vibo Valentia (+29%), Perugia (+21,8%), Genova (+15,2%), Livorno (+13,9%), Sassari (+10%). La regione più economica è la Calabria (114euro), mentre Lombardia e Valle d'Aosta sono le più costose (oltre 400 euro di spesa media). Nella top ten delle 10 città più care, tra quelle che offrono il servizio a tempo pieno, si confermano Lecco, Belluno, Sondrio, Bergamo, Mantova, Cuneo, Lucca, Pisa e Udine. Nella graduatoria delle 10 città meno care, prima risulta Catanzaro, seguita da Vibo Valentia, Cagliari e Roma.Il 23,5% dei bimbi non riesce ad accedere agli asili nido, ma in Calabria e Campania la percentuale arriva quasi al 40%. È quanto rileva la ricerca di Cittadinanzattiva, secondo cui una famiglia italiana spende inmedia 3.000 euro l'anno per l'asilo nido comunale, ma la spesa è molto differenziata a livello regionale e provinciale. A Lecco la spesa per la retta mensile, di 547 euro, è 7 volte più cara rispetto a Catanzaro (70 euro), il triplo rispetto a Roma (146 euro) e più che doppia rispetto a Milano (232 euro). Marcate differenze anche all'interno di una stessa regione: in Veneto, si arriva a spendere 525 euro a Belluno e 316 euro a Venezia. Nel Lazio la retta di Viterbo (396 euro) supera di 250 euro la più economica registrata a Roma. In Sicilia tra la retta di Caltanissetta (220 euro per il tempo ridotto) e quella di Agrigento c'è una differenza di 130 euro.
In media il 23,5% di chi fa richiesta rimane in lista d'attesa. Il record va alla Calabria con il 39% di bimbi esclusi. La regione con più elevato numero di nidi è la Lombardia, seguita da Emilia Romagna e Toscana. Ultima il Molise con soli sei asili. Antonio Gaudioso (Cittadinanzattiva): "Manca un sistema di servizi per l'infanzia equamente diffuso ed accessibile”
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