mercoledì 18 maggio 2016
​Letizia Ruggeri (nella foto) ha chiesto il massimo della pena, più sei mesi di isolamento a causa della particolare crudeltà, pe ril muratore di Mapello. «Non c'è movente». (Marco Birolini)
Yara, il pm chiede l'ergastolo per Bossetti
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Ergastolo per Massimo Bossetti. Il pm Letizia Ruggeri ha chiesto alla Corte d’assise di infliggere il massimo della pena - più sei mesi di isolamento – all’unico imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 e trovata cadavere in un campo di Chignolo d’Isola (Bg) tre mesi dopo. Dopo aver ripercorso le indagini, spiegando che attorno alla “prova regina” del dna c’è un corollario di indizi (il furgone ripreso attorno alla palestra, i tabulati e le fibre compatibili con i sedili del Daily di Bossetti), la pm ha ammesso che "non è possibile individuare un movente certo". Nemmeno, dunque, quello di tipo sessuale, indicato fin qui come il più probabile. Ciò, però, "non dà meno significato" all'impianto dell'accusa in quanto Bossetti avrebbe dato "più volte dimostrazione di incapacità di controllarsi". Il 44enne muratore di Mapello, padre di famiglia e incensurato, avrebbe agito con particolare crudeltà. Proprio questa aggravante ha spinto il magistrato a chiedere l’ergastolo. “Si è voluto infliggere particolare dolore e ci si è riusciti", ha sottolineato la Ruggeri. Per il pm "non vi è dubbio che l'omicidio sia volontario. Abbandonandola in quel campo – ha aggiunto - si è causata volontariamente la morte" della ragazzina. Adesso la parola passa alla difesa per l’arringa conclusiva. La sentenza è attesa per i primi giorni di giugno. Massimo Bossetti fu arrestato il 16 giugno 2014 dopo quattro anni di indagini. Decisiva la traccia di dna rinvenuta sugli slip della tredicenne, attribuita all’imputato dopo una “caccia genetica” partita da un autista della Val Seriana, Giuseppe Guerinoni, deceduto nel 1999. Per la scienza era lui il padre del ricercato diventato famoso come “Ignoto 1”. I figli dell’uomo risultarono però estranei, di qui l’ipotesi di un discendente illegittimo. La procura e i suoi consulenti lo hanno identificato in Massimo Bossetti, che da parte sua ha sempre protestato la totale estraneità al delitto. Tra pochi giorni i giudici dovranno decidere se credere a lui o alla procura.
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