mercoledì 6 aprile 2016
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ROMA «Sono quasi un esperto della materia. La mia prima proposta di regolazione delle lobby risale al 2001. Sono 4 legislature che attendo una legge. E non sono stato certo il primo a occuparmene ». Pino Pisicchio, presidente del Gruppo misto alla Camera, è un veterano del Parlamento. In attesa di una legge, partite da una norma 'interna' della sola Camera. È così? Esatto. Ciò di cui stiamo discutendo non è neanche una modifica del Regolamento. Nella mia proposta, si parte da un protocollo sperimentale che dovrebbe valere fino a fine legislatura. Di cosa si tratta? Puntiamo a dettare regole di condotta per i deputati. Ancor più necessarie oggi che di fatto non esistono più i partiti, che esercitavano appunto la mediazione fra i corpi sociali e la rappresentanza parlamentare. Quali i punti basilari? Sono tre: l’elaborazione di un testo unico delle norme comportamentali già previste oggi nel nostro ordinamento, a esempio con il divieto di accettare doni di valore superiore ai 250 euro; poi l’adozione delle regole simili adottate nel Parlamento europeo e infine, di riflesso, una prima regolamentazione dei rapporti con gli ospiti, quindi anche coi lobbisti, che oggi è assente. Sono previste sanzioni? Se un deputato commetterà un’infrazione, del caso sarà data pubblicità in un apposito registro pubblico sul sito della Camera. Tutto qua? Non essendo una legge di più non si può fare, al momento. E per i lobbisti cosa cambia? Si prevede la loro registrazione e quella di tutti i loro contatti all’interno del Palazzo. Se qualcuno continuerà ad accedere alla Camera come oggi, potrà essere espulso. I tempi? Entro l’8 aprile sono attesi gli emendamenti in Giunta per il regolamento. Dopo il referendum, la presidente Boldrini convocherà la giunta per il varo del codice. Difficile credere in una svolta, però, nel rapporto con le lobby. Il tema è sacrosanto. Per intenderci, se Guidi fosse stata un deputato, con il codice forse questo caso non ci sarebbe stato. Ciò detto, mi faccia dire che rispetto al passato i parlamentari hanno un ruolo più marginale. Tutto passa molto di più per il governo. Eugenio Fatigante © RIPRODUZIONE RISERVATA «Entro aprile protocollo per i deputati. Ma la verità è che il nostro ruolo oggi è marginale, conta il governo» Pino Pisicchio (gruppo Misto)
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