martedì 29 giugno 2021
L'arcivescovo Delpini inaugura la 12esima sede dell'Emporio, nei locali dell'oratorio di Seggiano anche grazie al sostegno del Comune. Aiuterà con la spesa gratuita 800 persone indigenti
Luciano Gualzetti, monsignor Delpini e la sindaca Cosciotti

Luciano Gualzetti, monsignor Delpini e la sindaca Cosciotti - Comune di Pioltello

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Gli scaffali sono spartani ma in ordine perfetto: allineate, centinaia di confezioni di pasta, riso, barattoli di salsa di pomodoro, marmellate. E poi i prodotti per i bambini: pannolini, omogeneizzati, latte in polvere... Ma dai portoni del «supermercato» che ieri è stato inaugurato nella frazione Seggiano, a Pioltello (Milano), non entreranno mai «clienti». Saranno piuttosto gli ultimi, che qui, nell’oratorio della parrocchia Beata Vergine Assunta, diventeranno i primi.

L’Emporio della solidarietà di Seggiano è il 12° aperto dalla Caritas Ambrosiana sul territorio diocesano: qui le famiglie in difficoltà potranno «spendere» la propria dotazione periodica di «punti», raccolti in una tessera a scalare, scegliendo ciò di cui hanno bisogno. La logica è quella già collaudata dei pacchi viveri, ma con un particolare che fa la differenza: all’Emporio ognuno non riceve, bensì sceglie. Diventa, insomma, un po’ più protagonista.

L’Emporio della solidarietà di Seggiano è una piccola grande conquista anche del Comune e della sindaca, Ivonne Cosciotti, che ha vincolato il mandato a una missione: la rinascita della città, dei suoi angoli più «periferici», delle sue miserie più nascoste. Quarantamila euro, parte di un grande progetto di riqualificazione urbana, sono stati impiegati per la ristrutturazione dell’oratorio di Seggiano (di proprietà della parrocchia retta da don Andrea Andreis), dove oggi, dopo cinque anni di paziente tessitura della rete tra istituzioni e terzo settore, ha visto la luce l’Emporio intitolato all’ex parroco Gianni Guzzetti.

La targa dell'Emporio della solidarietà a Seggiano (Pioltello)

La targa dell'Emporio della solidarietà a Seggiano (Pioltello) - Comune di Pioltello

Un’opera necessaria in un Comune in cui un abitante su quattro (9.151 su 36.686) arriva da altri "mondi": nella piccola Onu dell’hinterland est di Milano, convivono 1.200 romeni con altrettanti egiziani, quasi mille pachistani con 870 ecuadoriani e via elencando fino a comprendere 68 nazionalità... «Come faremo a intenderci tra persone che parlano lingue diverse, con religioni, mentalità, abitudini differenti? – si è chiesto l’arcivescovo di Milano Mario Delpini –. I cristiani sanno che c’è una lingua che tutti conoscono, ed è la lingua della solidarietà». Perché la carità non è elemosina, non è beneficenza, ha continuato il pastore, ma «costruire rapporti, prendersi cura uno dell’altro». All’inaugurazione hanno preso parte anche il direttore della Caritas Luciano Gualzetti e il direttore della Fom don Stefano Guidi.

Le 250 famiglie indigenti che riceveranno la tessera per accedere all’Emporio – in tutto 800 persone – saranno segnalate dai Servizi sociali e dal Centro d’ascolto della Caritas locale. La tessera a punti sarà valida per sei mesi, rinnovabile fino a un anno, e intorno ai beneficiari sarà creata una rete di supporto concordata: la ricerca attiva del lavoro, la riqualificazione professionale, i tirocini in azienda...

L'arcivescovo Delpini inaugura i locali dell'Emporio della solidarietà

L'arcivescovo Delpini inaugura i locali dell'Emporio della solidarietà - Comune di Pioltello

Uno sforzo ragguardevole in una città «in cui il Covid ha fatto emergere bisogni importanti, a cui fatichiamo a dare risposta», dice la sindaca. L’epidemia ha fatto saltare gli impieghi più «fragili» – le colf, gli ambulanti – e la convivenza forzata di numerose persone sotto lo stesso tetto ha minato molte relazioni. «Il nostro centro educativo La Quercia ospitava 14 minori. Nell’ultimo anno siamo arrivati a 26», spiega Antonella Busetto, assessora ai Servizi sociali. E la parrocchia Maria Regina, che comprende il Satellite, il quartiere più multietnico di Pioltello, da 180 pacchi viveri è passata a distribuirne 300 a settimana. Si è verificato lo stesso miracolo messo in moto dall’Emporio: in tanti regalano cibo, dalle grandi aziende al fruttivendolo. Perché la solidarietà è l’unica lingua comune.

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