venerdì 20 settembre 2013
​Il governo ha aggiornato il Documento di economia e finanza. Il premier: impegno confermato di mantenere i patti presi con l'Ue. «Deficit sotto il 3% entro il 2013». Sull'Iva il Pdl attacca, Brunetta: «Niente aumento o non ci sarà più governo». La Commissione europea accoglie con favore le parole del presidente del Consiglio.
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Il Pil che rallenta più del previsto e il deficit che sale al 3,1%. Sono queste le indicazioni principali contenute nel Def (Documento di economia e finanza) approvato questa mattina dal governo. Nel dettaglio, la contrazione del prodotto interno lordo raggiungerà quest'anno l'1,7% contro l'1,3% della prima stima, mentre la crescita l'anno prossimo si fermerà all'1% contro l'1,3% auspicato qualche mese fa. "L'interruzione della discesa dei tassi e la ripresa dell'instabilità politica pesa sui conti e per questo non siamo stati in grado di scrivere oggi il 3%", dice il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Ma quella resta la cifra chiave. "C'è l'impegno a stare sotto il 3% alla fine dell'anno. C'è l'impegno confermato di mantenere i patti presi con i partner europei e con l'Unione europea", scandisce il premier. Una cosa per Letta è però sicura: "Qui dentro c'è tanta roba fatta, tanta realizzazioni, che se le vogliamo cifrare valgono 12 miliardi di euro in interventi nel triennio in corso per aiutare l'occupazione, per far sì che il nostro Paese riesca a tenere il segno più, quello della crescita". Quanto all'aumento dell'Iva, Letta è più sfumato: "Sarà uno dei temi di discussione nei prossimi giorni", si limita a osservare.

Anche il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, assicura che il tetto del deficit non sarà sforato. "Il 3%", rileva, "è il dato su cui noi intendiamo collocarci da qui a fine anno", anche perchè, aggiunge, si tratta del "presupposto per soffocare gli elementi di tensione dei mercati finanziari". Ma è proprio sull'Iva che si riaccendono i fuochi della polemica politica. Il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, attacca: "Lo dico, e lo ripeto: o l'Iva non aumenta a ottobre o non c'è più il governo, perchè questo era un impegno di governo. Se lo metta in testa il ministro Saccomanni. I ministri servono per governare, non per fotografare i problemi e il ministro Saccomanni, il ministro del Tesoro ha l'obbligo e il dovere di prospettare le coperture rispetto agli impegni di governo".

Intanto la Commissione Ue ''accoglie con favore il fermo impegno da parte del premier Letta per assicurare il rispetto degli obiettivi di bilancio per quest'anno''. Così il portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn.

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