lunedì 30 ottobre 2017
La diminuzione del vento aiuta gli spegnimenti, ma sono ancora molti gli uomini impegnati. Oggi doppio vertice del ministro Minniti. Preoccupano le conseguenze ambientali e l'inquinamento dell'aria.
Piemonte e Lombardia, incendi finalmente sotto controllo
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In miglioramento ma non ancora esaurita l'emergenza fuochi che dura da giorni in Piemonte. Tuttora sono 186 i vigili del fuoco e 220 i volontari Aib della Regione Piemonte impegnati (insieme a 4 Canadair e 7 elicotteri) per far fronte ai roghi che da giorni devastano le vallate alpine nella Città metropolitana di Torino e la provincia di Cuneo. La situazione viene coordinata dalla Soup presso la Direzione Regionale dei vigili del fuoco, dove sono presenti rappresentanti della Regione, dei vigili del fuoco, carabinieri Forestali e volontari, in costante collegamento con sindaci, prefetture, Comandi provinciali dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Sono stati attivati Centri Operativi di Coordinamento (COC) presso i Comuni di Caprie, Traversella, Sparone, Locana, Mompantero, Cumiana, Cantalupa e posti di comando avanzati dei vigili del fuoco (UCL) presso Mompantero e Cantalupa. Lo stesso ministro dell'interno, Marco Minniti, presiederà alle 13 un vertice in prefettura a Torino e successivamente in prefettura a Varese, per la situazione degli incendi boschivi in Piemonte e Lombardia.

Piemonte: la situazione migliora nelle valli

Nelle valli torinesi la diminuzione del vento aiuta gli spegnimenti; complessivamente i focolai ancora attivi sono una decina, ma
tutti in via di esaurimento.
A Mompantero in Valsusa stanno rientrando i 120 residenti delle frazioni sgomberati domenica per il pericolo che le fiamme coinvolgessero le case. Gli 8 vigili del fuoco rimasti intossicati sono ancora sotto osservazione all'ospedale di Susa, ma stanno bene. Nelle altre valli a Traversella, in Valchiusella, l'emergenza si considera finita, mentre sotto il Gran Paradiso, a Sparone (Valle Orco) la situazione è tornata sotto controllo dopo che questa notte il fronte si era esteso richiedendo l'intervento di altre squadre; a Locana (sempre in Valle Orco) c'è ancora un focolaio in frazione Trucca, ma non sono previsti sgomberi. Anche a Cantalupa, nel Pinerolese, la situazione è migliorata e altrettanto a Frossasco, dove Casa Canada, simbolo delle Olimpiadi 2006, viene ora considerata al sicuro. Continuano a bruciare le valli Varaita e Stura, in provincia di Cuneo, ma almeno per due fronti la situazione è sotto controllo; preoccupa ancora però il rogo del Vallone dell'Arma, nei pressi di Demonte vicino alla centrale Idroelettrica dell'Enel; sgomberate alcune abitazioni nelle frazioni San Maurizio, Pra Fioret e Fedio Simunas. Situazione in netto miglioramento a Casteldelfino, in valle Varaita, dove però ci sono ancora focolai accesi. Buone notizie anche da Pietraporzio, in alta valle Stura: l'incendio che dal 19 ottobre ha bruciato decine di ettari di bosco è ora sotto controllo; la statale 21 della Maddalena, che collega Italia e Francia, dovrebbe riaprire nel pomeriggio a senso unico alternato. In frazione Prera, a Sordevolo nel Biellese, è stato individuato e denunciato un quindicenne mentre innescava un incendio.

Lombardia: ultimi fuochi tra Varese, Brescia e Sondrio

Spostandoci in Lombardia, i Vigili del Fuoco sono al lavoro nella zona dell'Alto Garda, tra Tremosine (Bs) e la Valle di Ledro. L'allarme, rispetto ai giorni scorsi durante i quali sono stati bruciati più di 60 ettari di bosco, è rientrato ma l'attività non si è ancora conclusa; gli inquirenti ritengono si tratti di incendi dolosi ed è caccia ai piromani. Anche in Valtellina l'allarme sta gradualmente rientrando; da stamattina i 500 residenti di Tartano (So) non sono più isolati, anche se il transito dell'unica strada rimarrà per ora percorribile solo a orari prestabiliti di giorno e non di notte. Sono rimaste invece chiuse in via precauzionale le scuole a Luvinate nel Varesotto, a ridosso del Parco regionale Campo dei Fiori, dove proseguono gli interventi per spegnere l'incendio che sta devastando l'area verde; i vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per impedire che le fiamme raggiungessero l'Osservatorio Astronomico e altri edifici.

"E' una situazione critica che chiaramente desta preoccupazioni, soprattutto per la qualità dell'aria", ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a margine del Climate Innovation Summit, in corso a Milano. Secondo la Coldiretti, "superata l'emergenza ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. Un costo drammatico che l'Italia è costretta ad affrontare perché è mancata l'opera di prevenzione nei boschi che, a causa dell'incuria e dell'abbandono, sono diventati infatti vere giungle ingovernabili. Per difendere il bosco italiano occorre creare le
condizioni affinché si contrasti l'allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli".


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