giovedì 24 aprile 2014
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«Gli 80 euro di bonus sono già un segnale per le famiglie ma è solo l’antipasto. Il governo non si vuole fermare qua. E intende sostenere maggiormente le famiglie che vogliono fare figli. Il quoziente familiare e altre proposte che ci indicheranno gli esperti come richiesto da Renzi serviranno proprio a questo». Ne è convinta Pina Picierno, membro della segretaria del Pd per Legalità e Mezzogiorno e capolista alle Europee per la circoscrizione Sud. Che sottolinea anche il «fondamentale ruolo della famiglia nella rete di coesione sociale».Dunque Renzi è sulla strada giusta?Rivendico assolutamente la scelta del bonus. Da alcuni studi sappiamo che a beneficiarne saranno soprattutto le famiglie. Alla faccia di quello che dice il M5S. Invece chi conosce bene la vita delle famiglie sa che con questi 80 euro arriva un po’ di ossigeno. Ma non finisce qua.Cosa si prepara?Confermo che tra le priorità del governo Renzi c’è proprio l’attenzione alle famiglie. Sappiamo bene che quegli 80 euro avranno un peso diverso e proprio per questo il presidente del Consiglio ha indicato la scelta del quoziente familiare, per sostenere chi scommette sul futuro mettendo su famiglia e facendo figli. E noi del Pd lo sosteniamo così come sull’attenzione alle altre marginalità.Altre priorità?Proprio così. Pensiamo agli incapienti, agli anziani, ai pensionati. Certo non si potrà fare tutto subito ma posso assicurare che non lasceremo indietro nessuno.Promessa da campagna elettorale?No, davvero è un tema centrale. Per troppo tempo si è pensato che la questione della coesione sociale venisse dopo, che fosse un argomento marginale. Invece è premessa per un vero sviluppo, soprattutto per il Mezzogiorno. Se non si riallacciano le reti di coesione sociale, nella quali la famiglia è centrale, non andremo da nessuna parte.
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