venerdì 17 maggio 2019
I 4 giovani maghrebini erano specializzati nel creare panico spruzzando peperoncino, per poi realizzare furti di massa. La sera della finale di Champions 2017 morirono 2 donne e ci furono 1670 feriti
L'immagine a ricordo di una delle vittime di piazza San Carlo a Torino

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Il tribunale di Torino ha condannato a oltre 10 anni di carcere i quattro ragazzi di origine maghrebina ritenuti responsabili di aver provocato, spruzzando spray al peperoncino, l'ondata di panico tra la folla riunita in piazza San Carlo davanti al maxischermo per assistere alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid la sera del 3 giugno 2017. I quattro sono accusati di omicidio preterintenzionale, lesioni, rapina e furto. I pubblici ministeri avevano chiesto pene di poco superiori ai 14 anni.

La gup Maria Francesca Abenavoli, al termine di un rito abbreviato, ha inflitto 10 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione a Sohaib Bouimadaghen (soprannominato "Budino"), a Hamza Belghazi e a Mohammed Machmachi, di 21, 20 e 21 anni; per Aymene El Sahibi, 22 anni, considerato autore di un minor numero di furti, la pena è di 10 anni, 3 mesi e 24 giorni. La cosiddetta "banda dello spray" era specializzata nella tecnica di approfittare del panico creato in kermesse con folle di pubblico per compiere borseggi e furti e aveva effettuato colpi in varie nazioni. Quella sera a Torino morirono Erika Pioletti di Domodossola, mesi dopo morì anche la
torinese Marisa Amato; i feriti furono oltre 1670. La difesa degli imputati si è detta convinta che non fu la rapina all'origine della tragedia: "Leggeremo le motivazioni e faremo appello".

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