mercoledì 4 marzo 2020
Il Forum: il governo sostenga anche le famiglie. L'esecutivo sta per varare un provvedimento per aumentare i letti nei reparti. Restrizioni per gli anziani. Conte: alla Ue chiederemo flessibilità
Scuole e atenei chiusi fino al 15 marzo in tutta Italia

Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Emergenza coronavirus: il governo ha deciso la chiusura immediata di scuole e università in tutta Italia da domani fino al 15 marzo.

Perché le misure sulla scuola? "Perché in questo momento siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario per quanto efficiente e eccellente rischia di andare in sovraccarico", in particolare "per la terapia intensiva e sub-intensiva". Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando a Palazzo Chigi riferendosi alle indicazioni avuto dall'Istituto Superiore di Sanità.

L'ISS: ECCO COME AGISCONO LE MISURE DI SICUREZZA

Al momento valutare tempi e andamento della diffusione del coronavirus non è possibile. "Dobbiamo vedere gli effetti sulla base della tempistica che avremo davanti e dei dati che riscontreremo. Ma siamo tutti convinti che i dati che abbiamo, non consentono agli scienziati di fare valutazioni realistiche e molto probabili", ha spiegato il commissario straordinario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile, anche in riferimento alla decisione di chiudere le scuole.

Il comitato tecnico scientifico, chiamato ad esprimere un parere non vincolante, aveva però evidenziato dei dubbi: mancano le evidenze scientifiche, sarebbe stato rilevato all'unanimità, sull'efficacia della chiusura delle scuole ai fini di un contenimento dei contagi da coronavirus, soprattutto per la breve durata della misura.

Il Governo, comunque - confortato soprattutto dal parere favorevole dell'Istituto superiore di Sanità, il cui presidente Silvio Brusaferro siede anche nel Comitato tecnico scientifico - ha deciso per la chiusura. "È
evidente che ora non ci siano evidenze scientifiche ma la politica - spiegano fonti di Palazzo Chigi - deve puntare a qualsiasi iniziativa che contribuisca a rallentare la diffusione del virus. Un virus nuovo, per questo il governo ha deciso di agire adottando il principio della massima precauzione".

Dal canto suo Brusaferro si è limitato a affermare che "le misure del dpcm vanno nella direzione di un forte contenimento e rallentamento della diffusione dell'infezione da coronavirus. Forti alleati per contrastare l'infezione sono i comportamenti dei cittadini".

Video: le dichiarazioni del premier Conte e del ministro dell'Istruzione Azzolina

Le cifre aggiornate

Sono 2.706 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 443 persone in più rispetto a ieri e 107 i morti, 28 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. I guariti sono 276 i guariti, 116 in più rispetto a ieri con un aumento del 72,5%, il maggiore registrato negli ultimi giorni.

La mortalità risulta essere al 3,47% sul totale delle persone contagiate, secondo i dati a disposizione della Protezione civile, mentre la la percentuale dei guariti risulta dell'8,49%

I dati relativi ai malati vanno così ripartiti: 1.497 i malati in Lombardia, 516 in Emilia Romagna, 345 (saliti in serata a 386) in Veneto, 82 in Piemonte, 80 nelle Marche, 31 inCampania, 21 in Liguria, 37 in Toscana, 27 nel Lazio, 18 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Sicilia, 7 in Puglia, 7 in Abruzzo, 5 in Trentino, 3 in Molise, 9 in Umbria, uno in provincia di Bolzano, in Calabria, 2 in Sardegna e uno in Basilicata. L'unica regione che al momento non ha avuto casi di Coronavirus in Italia resta dunque la Valle d'Aosta.

Le vittime sono 73 in Lombardia (18 in più di ieri), 22 in Emilia Romagna (+4), 6 in Veneto (+3), 4 nelle Marche (+2), una in Liguria e Puglia. Complessivamente sono finora 3.089 i contagiati dal coronavirus, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 29.837, dei quali oltre 25mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

Più posti in terapia intensiva

Intanto, è pronto il piano dell'esecutivo per aumentare i posti di terapia intensiva sul territorio, così come delineato in una circolare del ministero della Salute. Si prevede un incremento del 50% dei posti letto in terapia intensiva e del 100% nelle unità di pneumologia e malattie infettive. Prevista la «rimodulazione locale delle attività ospedaliere», ed è «necessario ridistribuire il personale sanitario per l'assistenza, con un percorso formativo “rapido”, qualificante per il supporto respiratorio per infermieri e medici».

Conte: alla Ue chiederemo flessibilità

Il premier Giuseppe Conte, in un messaggio via facebook, in serata, poche ore dopo l'annuncio della chiusura di scuole e università fino al 15 marzo e mentre assicura aiuti a lavoratori e imprese alle parti sociali giunte a Palazzo Chigi, annuncia che "chiederemo all'Ue tutta la flessibilità necessaria, e l'Europa
dovrà venirci incontro". La preoccupazione che il sistema sanitario non regga esiste, così come cresce la sensazione che, per risollevare l'economia italiana, servirà più di un decreto e ben più dei 3,6 miliardi di manovra annunciati. "Appronteremo un piano straordinario di opere pubbliche e private", assicura Conte spiegando che, per alcuni investimenti, verrà applicato lo stesso modello usato a Genova per il Ponte
Morandi. Misure eccezionali, insomma, che vedranno luce nel decreto della prossima settimana e in un terzo provvedimento. Il governo in Cdm darà il suo ok allo scostamento dai saldi di bilancio. E che si tratti solo dello 0,2% è tutto da vedere. E il ministro Catalfo annuncia "cassa in deroga per tutta Italia".

«Il governo si ricordi delle famiglie»

In questo momento di difficoltà, con anziani a rischio e anche asili e scuole chiusi, è necessario non dimenticare le famiglie e i loro problemi. È il messaggio che il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, invia al governo. "Vogliamo fidarci delle istituzioni - scrive -: le famiglie faranno la loro parte come sempre, dando un segnale forte al Paese e mostrando il loro senso di responsabilità per evitare ulteriori contagi. In questo senso, constatiamo come gli effetti dell'epidemia di coronavirus impattino in modo particolarmente forte sui nuclei familiari italiani".

Con le scuole chiuse, spiega De Palo "le famiglie dovranno sobbarcarsi l'onere di organizzare e gestire il tempo del lavoro con quello dei figli, oltre a preservare e monitorare la salute propria e dei nonni. Chiediamo al Governo di fornire immediatamente risposte esplicite, concrete, sostanziali e forti almeno tanto quanto i provvedimenti approvati oggi: smart-working, flessibilità lavorativa, lezioni on-line, ma anche fondi per poter pagare le baby-sitter", prosegue la nota del Forum.

"Anche le famiglie hanno bisogno di risorse, non solo le imprese. Bisogna evitare a tutti i costi che agli inevitabili disagi causati dalle limitazioni alla normale vita quotidiana seguano, per milioni di mamme e papà, ulteriori gravi motivi di stress e di preoccupazione - conclude -. Tutti gli schieramenti politici sono
d'accordo sull'urgenza di sostenere le famiglie qualora gli istituti scolastici venissero chiusi. Le famiglie saranno determinanti per far rialzare il Paese dopo una circostanza come questa. Ma per poterlo essere, servono interventi straordinari in grado di evitare il default del Welfare familiare".

Il ministro Bonetti: ora misure a sostegno delle famiglie

"Sappiamo che la chiusura delle scuole comporta la necessità di riorganizzare la vita familiare - afferma Elena Bonetti, ministro per la Famiglia -. Ho già proposto misure di sostegno e aiuto alle famiglie: sostegno economico per le spese di babysitting e estensione dei congedi parentali per le lavoratrici e i lavoratori. Una particolare attenzione la dobbiamo alle famiglie del personale sanitario che è mobilitato a servizio di tutta la popolazione. Sono certa che sapremo mettere in campo rigore e serietà".

Calcio a porte chiuse

"Lo strumento delle porte chiuse potrebbe essere l'unico per poter portare a termine il campionato alla luce di quelle che sono le restrizioni che giustamente il governo ci sta indicando". Lo ha detto l'ad dell'Inter, Giuseppe Marotta, al termine della riunione di Lega di A al Coni per decidere sul calendario a causa dell'emergenza Coronavirus. "Il Consiglio di Lega ha ratificato la proposta delle 20 società, che è quello di riprendere le partite sospese. Questa al momento è la situazione", ha aggiunto.

-"Lo scenario - ha aggiunto Marotta - purtroppo di giorno in giorno subisce cambiamenti e nell'aria c'è anche un ulteriore provvedimento da parte del governo, per cui attendiamo. Navighiamo a vista, riconoscendo quello che è uno stato di emergenza".

Riguardo il big match Juventus-Inter, l'ad nerazzurro Beppe Marotta, lasciando il Coni dopo il Consiglio della Lega di Serie A, ha specificato che "si dovrebbe giocare domenica o lunedì". Marotta ha quindi aggiunto che "in un momento di grande emergenza del paese, con gravissimi problemi di salute davanti a
noi, dobbiamo assolutamente prendere coscienza di questo fatto e nel nostro ambito calcistico è evidente che il tentativo - ha concluso Marotta - è quello di portare a termine il campionato con la massima regolarità, senza creare uno squilibrio competitivo"

La Serie A si avvia quindi a recuperare subito le 6 gare non disputate nell'ultimo week-end: 2 partite da giocare sabato 7 marzo e 4 domenica 8 marzo.

Emilia Romagna: due assessori positivi

Intanto, in Emilia Romagna sono risultati positivi due assessori regionali. Si tratta del neo assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, e della neo assessora alla Montagna, Barbara Lori. Negativo il presidente Stefano Bonaccini. Già questa mattina gli altri componenti della Giunta sono stati sottoposti al test per il coronavirus. Lori e Donini sono in buone condizioni e si trovano presso le loro abitazioni dove rispetteranno il periodo di isolamento.

L'appello del sindaco: «Aiutateci»

Da Castiglione d'Adda, in provincia di Lodi, arriva il drammatico appello del sindaco Costantino Pesatori: «Aiutateci! Abbiamo oltre 100 contagiati, 15 morti e un solo medico».

Scoperte nuove truffe online

Infine, la Guardia di Finanza di Torino ha scoperto un vero e proprio “Coronavirus shop”, che vendeva “antidoti” a prezzi folli. Con questa operazione, salgono a 33 i triffatori digitali pronti a speculare sulla paura del contagio. Rischiamo fino a due anni di carcere. La Finanza di Napoli ha invece sequestrato più di 10mila mascherine protettive, che venivano vendute con rincari anche del 6.150%. Il materiale è stato sequestrato in una parafarmacia di Varcaturo di Giugliano.

Shanghai dona 5.000 mascherine a Milano

La Fosun Foundation di Shanghai ha donato al Comune di Milano 5mila mascherine che sono in arrivo oggi, per fronteggiare l'emergenza da Coronavirus che sta colpendo la città. Milano è gemellata con Shanghai e collabora con la fondazione proprio nell'ambito delle relazioni del gemellaggio. Le nuove
mascherine saranno date ai dipendenti comunali che sono a contatto con il pubblico agli sportelli. Da quando è scoppiata l'emergenza del Coronaviurs infatti l'amministrazione ha fornito loro mascherine e guanti.

Trasporti sempre più in difficoltà

L'aeroporto di Orio al Serio ha registrato un forte calo dei passeggeri. Secondo la società di gestione Sacbo nel corso dell'ultima settimana la riduzione è stata in media del 30%, soprattutto per passeggeri prenotati che rinunciano a viaggiare (i cosiddetti 'no show'). Il fenomeno si è progressivamente accentuato e, unito alla sospensione di voli e frequenze, ha fatto segnare una riduzione di passeggeri del 60% nella giornata di martedì 3 marzo. Le limitazioni delle destinazioni imposte dai governi ha comportato l'interruzione delle rotte operate con Istanbul, Tel Aviv e Eliat in Israele, Amman e Aqaba in Giordania, Praga e Brno in Repubblica Ceca, Tblisi in Georgia, Sal a Capo Verde. A queste si aggiunge la momentanea sospensione del collegamento tra Milano Bergamo e Roma Fiumicino di Alitalia.

Ma a risentirne è anche la Puglia. Il calo dei passeggeri provocato dall'emergenza coronavirus ha spinto molte compagnie aeree a tagliare il numero dei collegamenti da e per la Puglia per evitare perdite economiche. Wizzair, ad esempio, secondo i dati comunicati da Aeroporti di Puglia, ha cancellato 68 collegamenti su 101, quindi 136 voli su 202 complessivi ; Alitalia ha soppresso 10 voli su Linate e Fiumicino; Turkish Airlines ha interrotto 4 frequenze settimanali da Bari a Istanbul (8 voli), Volotea ha annullato quattro frequenze su Verona e una su Venezia; Ryanair, per ora, si è limitata a comunicare un taglio dei collegamenti del 25% ma non ha specificato quali voli verranno soppressi temporaneamente.

ll gruppo Lufthansa ha tagliato il suo programma di volo per la crisi del coronavirus di circa 150 aerei. Le comunicazioni della scorsa settimana sono state quindi messe in atto, ha reso noto oggi un portavoce da Francoforte. Il numero di aerei vale per l'intero gruppo, che conta circa 750 velivoli di trasporto passeggeri.



© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: