lunedì 3 novembre 2014
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Un piano nazionale di riduzione del rischio di frane e alluvioni, "realistico, e finanziato con un miliardo di euro l'anno, dal 2015 al 2020". Lo ha annunciato oggi, nel corso della commemorazione dell'alluvione di Firenze del 4 novembre del 1966 in consiglio comunale il capo dell'unità di missione contro il dissesto idrogeologico "Italia sicura", Erasmo D'Angelis. "Abbiamo trovato uno Stato assolutamente impreparato a gestire i rischi da maltempo - ha detto D'Angelis - mentre dobbiamo fare come i giapponesi che davanti ai rischi terremoti hanno trovato soluzioni, autodifesa, comportamenti. Noi fino ad oggi non siamo stati in grado di farlo. Ma questo è quello che occorre all'Italia, ed è quello che presenteremo a Roma il prossimo 11 di novembre ovvero un piano nazionale realistico finanziato di riduzione del rischio frane ed alluvioni, e contemporaneamente di manutenzione ordinaria del territorio". Inoltre, D'Angelis ha spiegato di aver "spulciato nei conti dello Stato: abbiamo trovato due miliardi e trecento milioni non spesi negli ultimi quindici anni e li stiamo spendendo. Abbiamo sbloccato opere dal Seveso al Sarno, all'Arno al Bisagno, cose che non erano mai state fatte prima".
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