lunedì 23 marzo 2015
​Incarichi a rotazione e massima trasparenza per le società controllate dalla Rai all'Expo. Domani Padoan e Cantone presentano il decalogo.
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Corruzione, il governo mette la quarta e accelera sulle nuove norme che dovrebbe servire ad evitare altri casi clamorosi dopo l'ultima ondata di arresti sulle Grandi Opere che ha avuto come conseguenza indiretta le dimissioni del ministro Maurizio Lupi. Il governo ha pronto un documento in dodici pagine, il cui contenuto è stato anticipato dal quotidiano La Repubblica, che prevede società pubbliche a prova di trasparenza, rotazione degli incarichi, rigide incompatibilità e ampia tutela per chi svela il malaffare. La direttiva stilata dal ministro dell'Economia Padoan e dal presidente dell' 'Authority Anti-corruzione Cantone prevede un decalogo delle nuove regole per garantire massima trasparenza e correttezza delle società pubbliche con l'obiettivo di prevenire la corruzione. Si applicherà subito alle aziende non quotate sotto il diretto controllo del Ministero dell'Economia e, tra qualche settimana dopo un confronto con la Consob, anche alle quotate. Si tratta di imprese strategiche nell'economia italiana, basti citare Rai, Anas, Fondo italiano di investimento, Expo, Sogei, e ancora Eni, Enel, Finmeccanica, Poste e Ferrovie. Domani al ministero Padoan, Madia e Cantone dovrebbero presentare la direttiva che, dal giorno dopo dovrebbe essere online per una rapida consultazione, al termine della quale diventerà operativa. Il piano prevedere "misure idonee a prevenire fenomeni di illegalità". Un obiettivo strategico sarà proprio quello di fare "una mappa delle aree a rischio", cioè i settori della società che più di altri possono diventare protagonisti di casi di corruzione, "appalti, autorizzazioni e concessioni, sovvenzioni e finanziamenti, procedure di assunzione del personale".
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