mercoledì 12 maggio 2010
Aperta un’indagine parlamentare: il Pd ha rivolto un’interrogazione al ministro dell’Interno, che risponderà oggi. Sconcerto anche dal Pdl. Un ragazzo sarebbe stato investito da un’auto civetta.
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Un’altra vittima della serata di follia scatenata dalla finale di Coppa Italia. Non sarebbe stato solo Stefano Gugliotta a fare incolpevolmente le spese dei metodi violenti di alcuni poliziotti. Daniele Luca – anche lui scambiato per la sua maglietta rossa con un ultrà che aveva scagliato sassi contro gli agenti – sarebbe stato investito nella ressa da un’auto civetta della polizia, riportando una frattura ad una vertebra, ignorata per tutta la notte nonostante le richieste del ragazzo. E mentre il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ordina un’indagine interna, la procura indaga sul caso Gugliotta ipotizzando il reato di lesioni volontarie. Ieri quattro agenti sono stati interrogati come persone informate sui fatti. Non si può escludere che oggi la procura chieda la scarcerazione di Gugliotta. Bipartisan le reazioni parlamentari.Secondo quanto riferisce all’edizione on line di Panorama il radicale Mario Staderini, Daniele Luca, 25 anni, sarebbe stato investito da una Fiat Marea bianca, con ogni probabilità un’auto civetta della polizia, mentre cercava di sfuggire alle manganellate. «Trattenuto nelle celle dello stadio – racconta Staderini – Luca sarebbe stato portato in ospedale, nonostante le sue continue richieste, solo alle sei del mattino dopo, una volta arrivato in carcere a Regina Coeli. Daniele ha rischiato davvero di rimanere paralizzato».L’avvocato Lorenzo Contucci , incaricato della difesa del giovane, conferma il racconto e precisa che la prognosi per la lesione vertebrale è stata di 30 giorni. Il legale nega che Daniele sia un ultrà: «Era la quarta volta che andava allo stadio – dice Contucci – e ha avuto la sfortuna di indossare una maglia rossa al pari di due altri arrestati. Dal momento che l’autore della sassaiola contro gli agenti aveva questa maglietta rossa, si è scatenata una caccia a chiunque vestisse una maglietta dello stesso colore».In procura il pm Francesco Polino ieri ha sentito come persone informate sui fatti quattro agenti che avrebbero partecipato all’arresto di Gugliotta, tuttora a Regina Coeli per resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale con un dente spezzato, una ferita in testa suturata con sei punti e numerosi ecchimosi sul corpo. Gli inquirenti ipotizzano il reato di lesioni volontarie. Nel video girato con un telefonino e diffuso da Chi l’ha visto e dai tigì si vede chiaramente una manata violenta allungata a freddo sul volto del giovane, fermo a cavalcioni del motorino, che gli sposta violentemente all’indietro la testa. Poi arriva di corsa un altro poliziotto che allunga un calcio e il tafferuglio esce dall’inquadratura. Nelle stesse ore al commissariato Prati, competente per l’ordine pubblico dell’area dello stadio Olimpico, ha sentito alcuni dei 15 testimoni indicati dal difensore di Gugliotta, l’avvocato Cesare Piraino. A deporre sono stati anche i genitori del giovane romano. Sul caso Gugliotta anche la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali, presieduta da Leoluca Orlando, ha deciso di aprire un’indagine.Alla Camera il gruppo del Pd ha rivolto un’interrogazione al ministro dell’Interno Roberto Maroni, che sarà discussa oggi al question time, primo firmatario Emanuele Fiano. Toni analoghi anche da Antonio Leone dl Pdl, vicepresidente della Camera, che definisce «sconcertante che un ragazzo incensurato resti in carcere senza ragione e che solo dopo otto giorni dall’accaduto un magistrato abbia deciso di accertare i fatti, peraltro già chiari attraverso i filmati di un pestaggio inutile e violento».
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