domenica 19 maggio 2019
Inaugurata la nuova struttura da 80 posti per la lungodegenza e la riabilitazione intensiva dei pazienti in stato vegetativo. Un progetto nato dai volontari che assistono un giovane papà malato
I volontari di "Amici di Andrea" con il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, all'inaugurazione della struttura

I volontari di "Amici di Andrea" con il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, all'inaugurazione della struttura

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Anche Pesaro ha la sua 'Casa dei risvegli'. La moderna struttura sanitaria, specializzata nella riabilitazione delle gravi cerebrolesioni e nell’assistenza a pazienti in stato vegetativo persistente, era lungamente attesa ed è stata inaugurata sabato 18 maggio a beneficio di un territorio con oltre centomila abitanti e dove finora i malati erano costretti a lunghi viaggi lontano da casa.

La nuova struttura è nata grazie a un progetto da 18 milioni di euro (investiti tramite il fondo immobiliare Cives, partecipato da Cassa Depositi e Prestiti) e in totale potrà ospitare fino ad 80 persone. «La casa – spiega il direttore sanitario Paolo Lazzari – ha 10 posti riservati all’Unità di risveglio, gli stati vegetativi post-acuti usciti dalla rianimazione ma ancora privi di stabilizzazione, altri 20 per la cosiddetta Unità comi permanenti (stati vegetativi che potremmo definire in stato di cronicità) e 50 posti destinati alla riabilitazione intensiva per problematiche neurologiche, ortopediche, respiratorie». Accanto alla struttura sorgerà inoltre una residenza per anziani non autosufficienti.

Ma per raccontare quest’esemplare storia di sussidiarietà bisogna tornare indietro nel tempo, fino all’estate 2012 quando Andrea D’Amico, papà pesarese di 35 anni, entra improvvisamente in coma in seguito ad aneurisma cerebrale: diagnosi di stato vegetativo persistente, una serie di interventi chirurgici, trasferimento nella Casa dei risvegli 'De Nigris' di Bologna, infine rientro a Pesaro con la prospettiva di una lungodegenza in famiglia e vari complicati viaggi lontano da casa.

Grazie ad Andrea però qualcosa inizia a cambiare anche in città. La moglie Anna infatti, chiede aiuto all’amica Angela Perrotta, giovane mamma e infermiera pediatrica; insieme decidono di provare a 'risvegliare il cuore' della loro città. «Ricordo ancora i primi passi di un cammino che a ripensarci appariva davvero impossibile – spiega oggi Angela – ma ero mossa da tanta fede e così ho chiesto aiuto al mio gruppo scout della parrocchia dei Cappuccini dove sono nata e cresciuta». Si inizia con una raccolta fondi per adeguare la casa di Andrea alle nuove esigenze. Angela scrive lettere, gira per parrocchie e associazioni e in breve nasce una rete di volontari per assistere Andrea a turni. Il passaparola cresce in maniera esponenziale; all’appello rispondono anche associazioni teatrali, scuole, commercianti e perfino la Vis Pesaro, squadra di calcio cittadina.

All’inizio del 2013 la gara di solidarietà è talmente estesa che per gestire tutte le preziose risorse occorre fondare la onlus 'Gli Amici di Andrea', la quale diventa subito un punto di riferimento per altre persone affette da disturbo della coscienza. Anche per loro la neonata associazione si mobilita replicando il metodo: un piccolo esercito di volontari e la raccolta di fondi per il pagamento delle spese farmaceutiche, fisioterapiche ed extra. Ma per Anna e Angela è il momento di sognare più in grande: prende corpo l’idea di una Casa dei risvegli anche a Pesaro. Grazie all’aiuto della dottoressa pesarese Matilde Leonardi, direttore scientifico del Centro ricerche sul coma del 'Besta' di Milano, si compila un elenco dei casi vegetativi e vengono alla luce decine di 'invisibili' (anche bambini), costretti ad arrangiarsi.

«La svolta – spiega Angela – arriva nel 2015 grazie a un convegno organizzato dall’arcidiocesi. In quell’occasione lanciammo l’appello alle istituzioni locali a riconoscere il diritto di sostegno e cura per le persone in minima coscienza». Luca Bartolucci e Dario Andreolli, consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, lo raccolgono in una mozione bipartisan che impegna Comune e Regione Marche a candidare Pesaro per una Casa dei risvegli; il Consiglio la vota all’unanimità il 13 luglio 2015. Di lì a poco gli 'Amici di Andrea' diventano l’interlocutore di un consorzio di cooperative (Labirinto, Cooss Marche Onlus e Nuovi Orizzonti) che gestisce il progetto, formulato grazie all’Istituto di riabilitazione 'Santo Stefano' appartenente al gruppo Kos, colosso della sanità privata.

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