martedì 9 aprile 2019
Ehigiator, 30enne nigeriano e Cissokho, 21enne senegalese: soccorsero due persone, una che si era buttata nel fiume Piovego e l'altra nel Brenta per togliersi la vita. La cerimonia in Prefettura
Salvarono due vite, premiati per il valore civile con il permesso di soggiorno
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Salvarono la vita a due aspiranti suicidi, le due persone migranti premiate col permesso di soggiorno “al valor civile”. Il prefetto di Padova Renato Franceschelli e il questore Paolo Fassari hanno consegnato i due permessi speciali di soggiorno per valore civile.

Si tratta della prima volta che questo tipo di permessi vengono assegnati in Italia dopo l'entrata in vigore del nuovo Decreto Sicurezza.

I due destinatari sono Solomon Ehigiator, 30enne nigeriano che nel luglio del 2018 salvò la vita a una ragazza cinese che si era buttata nel fiume Piovego per togliersi la vita, e Ousmane Cissokho, 21enne senegalese che nel gennaio scorso ha soccorso, salvandolo, un altro aspirante suicida nelle gelide acque del Brenta.

"Siamo molto orgogliosi - ha spiegato il Prefetto - di aver dato a questi due stranieri un riconoscimento così importante, poiché hanno dimostrato una grande umanità".

Ehigiator, giunto in Italia nel 2016, lavora a Venezia dove fa il giardiniere tuttofare; Cissokho, arrivato nel 2014, fa l'operaio a Padova. Entrambi, colti di sorpresa, non si aspettavano di ricevere il documento ed erano visibilmente commossi alla consegna. "Stavo tornando a casa passando sul ponte in via Trieste – ha raccontato Ehigiator – Quando ho visto la ragazzina lanciarsi. Non potevo veder morire qualcuno senza fare niente, quindi sono corso sulla riva, mi sono spogliato e mi sono tuffato". Dopo averla raggiunto, Ehigiator ha trascinato la ragazza fuori dal canale, tra gli applausi dei presenti. Un gesto simile lo ha compiuto anche Cissokho, in Italia dal 2016: stava andando a lavoro in bicicletta lungo il Brenta quando la mattina del 28 gennaio vedendo una persona gettarsi in acqua è corso a sua volta e buttandosi l'ha salvata.

Entrambi hanno sempre ripetuto di aver agito d’istinto, “senza pensarci troppo” e lo hanno ripetuto anche durante la cerimonia di consegna. Arrivati come profughi, erano riusciti a trovare un lavoro e a pagarsi un alloggio. "Non lo hanno fatto per un secondo fine. Speriamo questo riconoscimento serva per aumentare ancora integrazione e senso civico", ha spiegato Fassari.

Tra due anni il documento potrà essere convertito in permesso di soggiorno per motivi lavorativi o rinnovato se la loro condotta civica sarà ancora meritevole.

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