La polizia ha salvato 230 bambini vittime di abusi e arrestato 184 sospettati, nell'ambito di un'indagine globale relativa a un'inchiesta olandese su una rete di pedofilia internazionale. L'Europol ha reso noto che l'indagine triennale, chiamata Operation Rescue (operazione di soccorso), ha identificato a messo al sicuro bambini di 30 Paesi. Il direttore dell'agenzia Rob Wainwright ha detto che la rete era basata su un forum online ed era "probabilmente l'organizzazione di pedofilia online più grande del mondo". Il forum, chiamato boylover.net, con sede ad Amsterdam, conta circa 70mila membri.Sono 18 gli italiani coinvolti, uno di loro, un calabrese di 24 anni, è stato arrestato per produzione di materiale pedo-pornografico.L'analisi del materiale informatico dell'arrestato ha consentito di individuare un bambino italiano, di 8 anni, residente in Sicilia, vittime di abusi che sono stati ripresi e registrati in un video. I Paesi europei coinvolti nell'inchiesta sono Australia, Belgio, Canada, Grecia, Islanda, Italia, Olanda, Nuova Zelanda, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.Le indagini della polizia postale sono state coordinata dal procuratore aggiunto di Catania, Marisca Scavo, che ha disposto numerose perquisizioni per 18 italiani indagati per divulgazione di materiale pedopornografico e per apologia di delitto. Sono state eseguite in quattordici città: Bari, Bergamo, Como,Cuneo, L'Aquila, Milano, Monza, Napoli, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Torino, Varese, Venezia e Udine. Molti indagati hanno confermato di essere utenti iscritti al sito pedofilo. Sono impiegati, professionisti, studenti, un pensionato, un seminarista, un allenatore di basket per bambini, e hanno un'età media di 30 anni.