giovedì 11 febbraio 2016
​Ai domiciliari: tra loro un sacerdote della Bergamasca, un allenatore di calcio, un vigile urbano e un malato di Hiv. La Curia (LEGGI): sgomento e dolore, siamo vicini a coloro che soffrono per questa vicenda".
Pedofilia, 11 arresti tra Lombardia e Emilia
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Undici persone, tra cui un sacerdote, un allenatore di calcio e un agente di polizia locale sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di prostituzione minorile continuata. Tra gli undici c'è anche Claudio Tonoli, un 56enne arrestato già nelle scorse settimane dalla Polizia locale di Montichiari (Brescia) perché affetto da Hiv chiedeva di consumare rapporti sessuali non protetti.
L'indagine, avviata nell'agosto 2015, ha portato all'identificazione di quattro ragazzi minorenni, tra i 16 ed i 17 anni, che, si legge in una nota dei carabinieri che hanno notificato gli arresti, soprattutto attraverso contatti acquisiti su chat dedicate a incontri online, "organizzavano approcci con uomini consapevoli della minore età dei giovani, cui offrivano prestazioni sessuali dietro corrispettivo di denaro o regalie di varia natura".Gli incontri a pagamento tra adulti e minorenni, hanno ricostruito i carabinieri, si sono consumati sia a bordo di auto nei parcheggi dei centri commerciali e di luoghi di intrattenimento sia nelle abitazioni di alcuni degli indagati. Il sacerdote ai domiciliari è don Diego Rota, parroco a Solza.​Il comunicato della Curia diocesana di BergamoLEGGI DAL SITO"Nella mattinata di mercoledì 10 febbraio abbiamo ricevuto notizia di un procedimento giudiziario nei confronti di don Diego Rota. A seguito dei provvedimenti restrittivi messi in atto, riteniamo di dover nominare un amministratore parrocchiale per garantire il servizio alla comunità parrocchiale di Solza". "Le gravi accuse di cui è imputato suscitano nel vescovo e nella nostra comunità diocesana stupore, sgomento e profondo dolore. Desideriamo manifestare la nostra vicinanza a coloro che stanno soffrendo per questa vicenda senza dimenticare nessuno. Siamo consapevoli che situazioni di questo genere creano turbamento in molti e vogliamo con tutto il cuore che la verità e la giustizia si affermino, confidando nell’opera di coloro che sono chiamati a garantirle. Sono molti i motivi che inducono la comunità credente ad una preghiera più intensa, alla quale ci disponiamo in questo momento".
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