sabato 11 maggio 2013
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L’appuntamento è per le 17 in piazza Duomo a Brescia, dove il popolo del Pdl si radunerà per una manifestazione a difesa del suo leader, Silvio Berlusconi. Accanto a lui, in piazza, potrebbe esserci, in veste di segretario del partito, il vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano. Qualche altro ministro del Pdl potrebbe non partecipare. Il titolare delle Riforme, Gaetano Quagliariello, è diplomatico: «Non so se ci sarò, per impegni di agenda. Ci sarò sicuramente in spirito». La decisione di andare o no sarebbe stata oggetto di un confronto fra i «falchi» e le «colombe» del partito, con queste ultime timorose di eventuali polemiche. Dubbi anche sull’eventuale presenza di viceministri e sottosegretari: «Un conto sono i ministri, un altro i numeri due», sostiene un uomo di governo del Pdl. Ma dal Pd, il viceministro Filippo Bubbico incalza: «Non esiste il garantismo a giorni alterni. Chi ha responsabilità di governo non può scendere in piazza contro un altro potere dello Stato, ma deve per primo essere esempio di equilibrio e coerenza». Intanto, i pullman stanno scaldando i motori: «Solo dal Piemonte - spiega il deputato Enrico Costa - ne abbiamo messi insieme 16 o 17. Saremo lì per manifestare affetto e solidarietà al nostro leader, per le vicende che lo stanno colpendo». Il via libera al raduno di Brescia è arrivato dai vertici dopo la sentenza d’Appello di Milano nel caso Mediaset e subito la macchina organizzativa del partito si è messa in moto: «La piazza contiene circa quindicimila persone, ma noi contiamo di mobilitarne di più, 20-25mila...». Mariastella Gelmini, bresciana doc, è entusiasta: «Non solo Grillo è in grado di riempire le piazze e di portare gente. Sarà una manifestazione partecipata e di contenuto programmatico, per ribadire sostegno al candidato sindaco di Brescia, Adriano Paroli». Ma, prosegue, «certo non mancheranno le preoccupazioni legate all’ultima sentenza di condanna, assurda e incomprensibile nei confronti del primo contribuente italiano». I toni del discorso del Cavaliere, assicurano in via dell’Umiltà, saranno analoghi a quelli adoperati nelle ultime ore, sulla «persecuzione» giudiziaria ventennale di cui è vittima, da parte di toghe che «usano il loro potere per eliminarmi dalla scena politica», per poi passare al rilancio delle riforme della giustizia propugnate dal Pdl: dalla responsabilità civile dei magistrati fino alla separazione delle carriere. In ogni caso, confermano i <+corsivo>big<+tondo> del partito, «il governo non sarà bersaglio di alcun affondo e non deve temere la piazza del Pdl». In serata, seguirà una cena di raccolta fondi alla quale parteciperanno circa 700 persone.Un altro appuntamento "caldo" è in arrivo dopo il week end. Lunedì mattina a Milano, i gruppi parlamentari del Pdl sono convocati alle 11 allo Star Hotel di piazza Fontana, per una riunione con doppio ordine del giorno: «Situazione politica e provvedimenti economici». E c’è chi sostiene che possa partecipare anche il Cavaliere. A meno di un chilometro, nelle stesse ore, è attesa in tribunale la requisitoria finale del procuratore aggiunto Ilda Boccassini, pubblica accusa nel processo Ruby, nel quale Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile. Nessuno si aspetta una nuova manifestazione davanti a Palazzo di giustizia, ma la concomitanza oraria e la vicinanza fra i due luoghi potrebbero non favorire un clima di distensione.
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