martedì 19 marzo 2013
​Lo ha confermato il neo presidente della Regione Lombardia. Il dialogo con il Pd? «Non faremo nulla che sia contro la coalizioe, concorderemo tutto, ma come governatore della Lombardia voglio un governo che mi dia risposte».
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"Noi siamo in coalizione col Pdl per cui non faremo nulla che sia contro la coalizione, concorderemo tutto: detto ciò come governatore della Lombardia voglio un Governo che mi dia risposte": lo ha detto Roberto Maroni all'insediamento della Giunta lombarda, rispondendo a una domanda sul possibile dialogo col Pd.Al termine della presentazione della sua nuova giunta regionale, a Maroni è stato chiesto delle offerte di dialogo alla Lega da parte del leader del Pd Pierluigi Bersani: "Sono cose interessanti, ma prima di tutto viene la lealtà, mantenere gli impegni presi", è stata la sua risposta. Linea che Maroni vuole tenere anche nei confronti di eventuali proposte da parte di Mario Monti. "Noi - ha infatti ribadito - siamo tenuti agli accordi di coalizione e io voglio tenere fede a questi accordi. Monti era fuori e mi pare anche che in Lombardia avesse un suo candidato...". "Roma è lontana, ieri abbiamo fatto la segreteria politica della Lega e detto che siamo in coalizione con il Pdl, per cui non faremo nulla che sia contro questa coalizione, condivideremo tutto", ha sostenuto Maroni. "Detto questo - ha proseguito - io, come governatore della Lombardia, sono interessato ad avere un interlocutore che dia risposte". "Adesso l'interlocutore non c'è", ha continuato, ricordando il colloquio sulla cassa integrazione in deroga avuto la scorsa settimana con il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. "Io voglio un governo che mi dia risposte", ha insistito. "Ovviamente - ha però precisato - ci muoveremo, sul piano politico, come ci siamo mossi per Camera e Senato, di comune accordo con gli alleati del Pdl". "Anzi - ha annunciato -, andremo insieme al Pdl alle consultazioni al Quirinale giovedì mattina".
Dietro la scelta della Lega di andare alle consultazioni al Quirinale in coalizione con il Pdl ci sarebbe una strategia precisa. Roberto Maroni, raccontano, avrebbe fatto questa proposta a Silvio Berlusconi, perché preoccupato dalle divisioni interne al suo partito (qualcuno dice che ci siano diversità di vedute sostanziali sulla linea da tenere tra Maroni e Roberto Calderoli). Secondo altre indiscrezioni, una delegazione unica è gradita anche al Cavaliere, che teme la formazione di un governo a guida Pd grazia all'asse di Pierluigi Bersani con Grillo, Monti e il Carroccio (in particolare l'ala calderoliana). Il Pdl, infatti, dicono dalle parti di via dell'Umiltà, in questo momento ha assolutamente bisogno di "fare massa" con la Lega senza spaccature.
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