lunedì 15 ottobre 2012
​Intanto il segretario dei democratici apre la campagna per le primarie al distributore che fu del padre: «Mandiamo avanti il meglio dell'esperienza Monti. Sì al rigore e alla credibilità che ha portato, ma ci vuole più lavoro, più equità e più diritti».
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​Walter Veltroni non si ricandida alle prossime politiche. L'ex segretario del Pd lo ha annunciato parlando alla trasmissione di Fabio Fazio, Che Tempo che fa. "Questa decisione, spiega,"Non ha a che fare con Renzi" perché già nel 2006, quando ero candidato a sindaco,a Roma, ricorda, dissi che "una volta conclusa la mia esperienza avrei smesso di fare la politica professionalmente, dopo di che mi è stato chiesto di fare una cosa alla quale non potevo opporre le mie scelte personali di vita, e cioé il candidato alla presidenza del Consiglio. L'ho fatto, 12 milioni di persone hanno votato per me. Nel 2009 ho deciso di dimettermi e sono state dimissioni vere, ma in quel momento ho dentro di me confermato la decisione che oggi ribadisco, non mi ricandiderò alle prossime elezioni politiche" "Rinunciare a fare il parlamentare - prosegue - non vuol, dire rinunciare a fare politica. Continuerò a fare politica, ad impegnarmi in quello a cui sempre creduto, cioé l'impegno civile, la battaglia di valori sulla legalità". "Questo vale per me. Non vale per altre persone che è giusto che tornino in Parlamento. Si parla molto di Bindi e D'Alema ma non si dice che con la rottamazione non entrerebbero persone come Enrico Morando, Pierluigi Castagnetti, Arturo Parisi. Persone che fanno del bene al Parlamento. L'importante non è solo la carta d'identità. Vittorio Foa era anziano ma era uno straordinario innovatore. Fiorito è giovane ma non è un innovatore. In un Paese in cui nessuno fa mai quello che si è impegnato a fare, io mi sono dimesso e non ho chiesto incarichi. Credo che in questo momento la politica sia ai minimi livelli. La possibilità, e da parte mia il bisogno, di mandare un segnale positivo e dire che la politica può essere anche coerenza".
"La scelta di Veltroni è stata fatta con motivazioni che si possono solo apprezzare. Parlamentare o non parlamentare, Walter resterà un protagonista", afferma segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.È partita con un incontro con i suoi compaesani di Bettola, al distributore di benzina che fu del padre, la corsa alle primarie di Pier Luigi Bersani. Prima di trasferirsi nella piazza del paese per il discorso, il segretario ha incontrato i compaesani e ha mostrato alle telecamere e ai giornalisti il distributore, dove, quando era studente, a volte aiutava il padre, e la vicina officina meccanica, ancora oggi gestita da suoi parenti. Ad accoglierlo, fuori dalla officina, uno striscione di suoi sostenitori con scritto 'noi aggiustiamo, non rottamiamo'.MONTI DEVE CONTINUARE A DARE CONTRIBUTO, NON C'E' MEGAMAGGIORANZA PDL"La nostra posizione é chiarissima, ribadita, tutti la conoscono, Casini legga bene le carte: noi manderemo avanti il meglio di questa esperienza. Certamente Monti deve continuare a dare un contributo a questo Paese". Lo sostiene il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a proposito della continuità della carta d'intenti del centrosinistra con l'agenda Monti. "Noi garantiremo il rigore e la credibilità che ha portato Monti, ma in quel rigore ci vuole più lavoro, più equità e più diritti. Serve un'agenda italiana, non di Monti o di Bersani, che metta al centro il lavoro". Dal palco della piazza di Bettola, il suo paese, ne ha parlato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani."Una maggioranza chiara deve uscire, semmai il tema è se un blocco una formazione, una alleanza o un blocco arriva al 46%, si tratta di vedere le alleanze politiche. Se si parla di governissimi che significano 'Monti bis' per via di mega maggioranza Bersani-Berlusconi non esiste". Lo afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a 'In mezz'orà su RaiTre, rispondendo ad una domanda su "che cosa succede se non c'é una maggioranza chiara" e "se sarebbe disposto ad appoggiare un Monti Bis".DIALOGO ANCHE CON CHI NON SOSTIENE MONTI"Per il futuro avremo a dialogare anche con forze europeiste,riformiste,che non hanno sostenuto il governo Monti.Il contributo di cambiamento di cui il paese ha bisogno non pouò fermarsi al governo Monti e quindi non è questione di Monti o di Bersani ma di una maggioranza coesa che vuole effettivamente cambiare l'Italia".Lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani intervistata durante la trasmissione Tv inmezzora." Quindi per favore non fatemi tutti i giorni il nprelievo del sangue per verificare il tasso di 'montismo', il problema è cambiare". "Se ci sono le condizioni politiche, in nome del tema europeo, incontriamoci a discutere con forze liberali, democratiche ed europeistiche". Lo afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a 'In mezz'orà su RaiTre, rispondendo a Lucia Annunziata che gli chiede se è pronto ad "allearsi con l'Udc di Casini" dopo le elezioni nel caso il centrosinistra non raggiungesse la maggioranza necessaria per governare.PRIMARIE PRIMO TURNO 25 NOVEMBRE, EVENTUALE BALLOTTAGGIO 2/12E' confermata la data del 25 novembre per le primarie del centrosinistra. E' quanto si legge nel documento sulle regole presentato da Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola e Riccardo Nencini. L'eventuale ballottaggio, nel caso in cui nessun candidato raggiunga al primo turno il 50% più 1 dei voti, si terrà domenica 2 dicembre. Le primarie "sono la cosa più bella che la politica possa offrire oggi e noi ne siamo orgogliosi": ha detto Pier Luigi Bersani. "Da oggi si comincia e noi ci stiamo assumendo un rischio - dice -, quello della partecipazione. Ci potrà essere qualche inconveniente. Le primarie sono fatte così. Ci potrà essere un dibattito più aspro di quanto vorremmo, ma noi siamo orgogliosi". Secondo Bersani le primarie sono lo strumento per riavvicinare politica e cittadini: "Noi ci prendiamo la responsabilità di intraprendere una strada e rompere il muro tra cittadini e politica".NON Cì'E' UNO SOLO CHE DECIDE QUALI SONO RAMI SECCHI "Io farò girare la ruota ma non ci può essere uno che da solo decide quali siano i rami secchi da tagliare. La ruota girerà,certo, ma cosa tagliare lo sceglieremo insieme. Se uno decide da solo può azzeccarne una ma sbagliarne quindici". Pierluigi Bersani risponde così,in diretta Tv a in mezz'ora alle parole di Renzi che aveva chiesto di "tagliare i rami secchi". Bersani ha chiuso con una battuta il richiamo al confronto con Renzi, "eventualmente si metterà al servizio dell'Italia,come me: non siamo mica due da briscola".VENDOLA: MAI CERCATO CASINI, SIAMO ALTERNATIVA"Casini non lo abbiamo definitivamente perso. Non l'abbiamo mai trovato. Quanto scritto oggi nella 'carta di intenti' è alternativo al pensiero conservatore di Casini". Lo afferma Nichi Vendola al termine della firma del 'patto di centrosinistra'. "Casini stia tranquillo. Si deve rassegnare qualcuno che pensa che l'Italia sia sempre il paese dei gattopardi che decide di cambiare tutto per non cambiare tutto": lo dice Nichi Vendola, leader di Sel, rivolgendosi al leader centrista nel corso del suo intervento alla presentazione del patto del centrosinistra.
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