venerdì 26 ottobre 2012
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​Le primarie del Pdl riaprono la partita di Matteo Renzi. O almeno così la leggono i "renziani". Il sindaco di Firenze e il suo staff si compiacciono della decisione del comitato dei garanti di consentire la possibilità di registrarsi on line per partecipare al voto del 25 novembre, anche se non si potrà evitare agli elettori di dover fare il doppio passaggio, prima all’ufficio elettorale e poi al gazebo. Il partito che ha introdotto le consultazioni pre-elettorali in Italia, insomma, non intende farsi scavalcare in prove di democrazia dagli avversari, che arrivano secondi.Il ricorso presentato al garante per la privacy «non è stato inutile», visto che «si va verso un riequilibrio della regole», commenta allora il sindaco rottamatore, che oltre alla «registrazione online», ottiene anche «quella di voto all’estero e fuori sede, così come la registrazione nello stesso giorno e nello stesso luogo del voto».Ieri il presidente del comitato dei garanti Luigi Berlinguer, per dimostrare che non ci sarà violazione della privacy, ha inviato una memoria all’Autorità garante, mentre è stato il responsabile organizzativo del Pd Nico Stumpo a rendere note le novità, a rimarcare l’estraneità di Bersani alle regole messe sotto accusa a Palazzo Vecchio.Per Renzi, però, non si tratta di questioni di lana caprina. Allargare la platea elettorale, è certo il primo cittadino di Firenze, significa avere parecchie chance in più di battere Bersani, che nei sondaggi è nettamente in testa, seguito dal suo avversario interno, con Nichi Vendola terzo. La soglia di elettori che offre un’opportunità concreta sarebbe quella dei tre milioni e mezzo di elettori. E la platea di renziani legata ai social network è senz’altro consistente.«A leggere le indiscrezioni mi verrebbe da dire che abbiamo ottenuto tutto, poi però vedo mezze marce indietro e mi viene da ridere», commenta Roberto Reggi, coordinatore della campagna di Renzi. «Per pronunciarmi aspetto di vedere come si esprimerà il garante della Privacy, ma di certo il nostro ricorso ha fortunatamente scatenato questi aggiustamenti», per i quali non sarebbe stato sufficiente «il dialogo», insiste.Il risultato definitivo del ricorso si saprà comunque la prossima settimana. Mentre da Parigi Pier Luigi Bersani augura «buone primarie a tutti», visto che – dice rivolto agli avversari – servono a riallacciare i rapporti con gli elettori.
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