venerdì 10 maggio 2013
​Sarebbe il primo segretario di formazione socialista che approda alla guida del Partito democratico. Domani deciderà l'assemblea.
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​Quando la rosa dei candidati alla segreteria del Pd sembrava essersi ristretta ai nomi di Anna Finocchiaro e Vannino Chiti, dopo le rinunce di Piero Fassino, Gianni Cuperlo e Roberto Speranza, è rispuntata la candidatura di Guglielmo Epifani, che ha raccolto la maggioranza dei consensi. Il comitato che aveva il compito di sondare gli umori delle varie correnti ha finito per accettare l'identikit dell'ex segretario della Cgil come quello su cui bersaniani, franceschiani, veltroniani, dalemiani e renziani confluiscono più che su altri. Curiosità: Epifani, mai iscritto al Pci, è il primo segretario di formazione socialista che approda alla guida del Pd. E per la prima volta a guidare il partito non sarà infatti un ex comunista nè un ex democristiano. Ora si tratta di vedere come reagirà l'assemblea nazionale convocata domani alle 10 presso la Fiera di Roma.Innanzitutto bisogna fissare i poteri del segretario: sarà reggente con accanto un gruppo di gestione? Non potrà ricandidarsi nel Congresso che dovrebbe tenersi a ottobre? Verranno azzerati tutti gli incarichi nel partito per dare modo a Epifani di fare alcune scelte nella composizione della sua squadra che dovrà gestire il partito fino al Congresso?Pippo Civati annuncia opposizione nei confronti di questa scelta. Laura Puppato dovrebbe presentare all'assemblea un documento molto critico rispetto alla decisione di appoggiare il governo di larghe intese guidato da Enrico Letta. Gianni Cuperlo e Gianni Pittella confermano intanto che si candideranno nel Congresso di ottobre, quando si farà sul serio per la conquista della leadership del partito.L'assemblea di domani dovrebbe rinunciare a riformare la norma dello Statuto - come piacerebbe a Matteo Renzi - che prevede tuttora l'automatismo tra la carica di segretario e quella di candidato a premier. Per evitare polemiche, la scelta dovrebbe essere rimandata al Congresso. Domani l'Assemblea dovrebbe limitarsi a votare il segretario reggente con un dispositivo che ne chiarisce le funzioni e a esprimersi su eventuali documenti politici.Guglielmo Epifani, 63 anni, è laureato in filosofia. Dal 1974 al 1978 è ricercatore presso la cattedra di Storia moderna alla Facoltà di Lettere alla Sapienza di Roma. Nel 1975 assume l'incarico di direttore dell'Editrice sindacato italiano (Esi), la casa editrice della Cgil. Dal 1979 al 1990 è segretario generale della Filpc (sindacato poligrafici e cartai) e poi della Filis, la categoria della Cgil che rappresenta i lavoratori della comunicazione, dell'editoria, della cultura e dell'informazione. Nel 1990 assume l'incarico di segretario confederale della Cgil responsabile dell'organizzazione, per poi ricoprire, dal 1994, il ruolo di vicesegretario generale della Confederazione con la delega per le politiche internazionali. Dal 2002 al 2010 è stato segretario generale della Cgil. Deputato nelle file del Pd dalle elezioni politiche dello scorso febbraio, è stato eletto nei giorni scorsi presidente della commissione Attività produttive della Camera.
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