lunedì 9 gennaio 2017
Su Facebook le foto di pazienti stesi e curati sul pavimento per la mancanza di barelle e posti letto. Il direttore: «Afflusso eccezionale. Meglio a terra che non curarli»
La foto sul profilo Facebook del parente di un ricoverato mostra il Pronto soccorso dell'ospedale di Nola

La foto sul profilo Facebook del parente di un ricoverato mostra il Pronto soccorso dell'ospedale di Nola

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A seguito della denuncia di familiari di pazienti "per i gravi disagi riscontrati e per la carenza di barelle all'ospedale di Nola", il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha disposto un'ispezione nel nosocomio Santa Maria della Pietà di Nola (Napoli). "Dalle 10.30 di stamattina i carabinieri del Nas sono sul posto per accertare quanto accaduto", si legge in un comunicato del Ministero.

L'ispezione arriva dopo che dei cittadini hanno denunciato su Facebook, anche con fotografie e video, che all'ospedale Santa Maria della Pietà alcuni pazienti sarebbero stati stesi e curati sul pavimento per la mancanza di barelle e posti letto. In uno scatto si vedono due pazienti stese sul pavimento e un operatore del 118 inginocchiato, intento a occuparsi di una delle due donne.

Una situazione "eccezionale", dichiara Andrea De Stefano, direttore sanitario dell'ospedale, dovuta alll'iper-afflusso di utenti nel pronto soccorso tra sabato e domenica, e che - sostiene De Stefano - va tornando verso la normalità, senza più pazienti disposti sul pavimento. "Tra sabato e domenica sono arrivate 265 persone - ha spiegato - a fronte delle 150 circa che arrivano in media, complice anche il freddo che ha gelato le strade, e che ha costretto molte persone della provincia di Avellino a venire a Nola anziché andare altrove. E quando qualcuno giunge al pronto soccorso non possiamo certo mandarlo via, abbiamo preferito mettere a terra le persone piuttosto che non prestare loro assistenza".


"Una di quelle persone era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto". De Stefano commenta così le immagini circolate anche in tv che, dice, "non hanno dato una bella immagine dell'ospedale, ma era l'unica soluzione per far fronte all'emergenza".

De Luca chiede il licenziamento dei dirigenti

Il presidente della Regione Vincenzo De Luca questa mattina ha convocato tutti i responsabili delle Asl e delle aziende ospedaliere della Campania e ha chiesto di avviare immediatamente le procedure di licenziamento dei responsabili del Pronto Soccorso e del presidio ospedaliero di Nola.

La situazione eccezionale, con afflusso record di pazienti a causa delle giornate festive che hanno reso indisponibili i medici di famiglia, e le cattive condizioni meteo, «non giustifica tuttavia la inaccettabile e vergognosa situazione verificatasi, della quale peraltro nessuno è stato tempestivamente informato», si legge in una nota della Regione.

"Auspico - dice De Luca - che questo episodio non offuschi il lavoro straordinario che è in atto, con l'impegno di centinaia di medici, infermieri e funzionari amministrativi per la riorganizzazione della sanità campana».

Sospesi i dirigenti

L'invito di De Luca è stato (parzialmente) ascoltato: la responsabile dell'Asl Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini, ha disposto la sospensione dal servizio in attesa dell'esito delle indagini interne del direttore sanitario Andrea De Stefano, del responsabile del pronto soccorso, Andrea Manzi, e del responsabile della medicina d'urgenza, Felice Avella. L'indagine mira a verificare le eventuali responsabilità della situazione che ha portato a sistemare due malati sul pavimento per prestare loro i primi soccorsi.

Il vescovo: ospedale con pochi mezzi

"Le colpe partono dai vertici delle istituzioni e del sistema sanitario, che non vedono le enormi difficoltà dell'ospedale di Nola nel rispondere con pochi mezzi a una platea di circa 500mila cittadini. La politica non agisca, a danno avvenuto, con soluzioni buone solo a strappare un titolo di giornale". Così il vescovo di Nola, Beniamino Depalma, che dopo le polemiche sui malati curati per terra ha visitato l'ospedale cittadino.

"Sono vescovo qui da 17 anni e da 17 anni la politica fa le stesse promesse: reparti nuovi, personale, barelle. Poco o pochissimo è stato realizzato. Sono state necessarie immagini pubblicate sui social network per risvegliare le coscienze della politica nazionale e regionale. Tuttavia, non intendo partecipare al triste gioco della criminalizzazione dei medici di questa struttura di Pronto soccorso. Li ho visti salvare troppe vite umane per arrivare alla conclusione che sia loro la colpa delle scene che abbiamo visto", ricorda monsignor Depalma.

"Lavorino insieme, amministratori pubblici, manager e medici per risolvere in modo strutturale problemi che vengono rinviati sulla pelle dei cittadini e dei malati", è l'appello del vescovo di Nola.

Forum famiglie: si torni presto alla normalità

"Le foto che stanno girando in queste ore sui siti dei principali quotidiani italiani, fanno male. Per questo credo che in primo luogo tutti noi dobbiamo ringraziare i medici e gli infermieri dell'ospedale di Nola che, nonostante le condizioni estremamente disagiate, hanno cercato e cercano di garantire ogni assistenza e ogni cura ai malati". È quanto afferma Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie.

«Bene ha fatto il ministro Lorenzin a far intervenire i Nas perché accertino la reale situazione e le eventuali responsabilità. Ma al di là della ricerca del colpevole, vorremmo che la situazione possa tornare alla normalità, anzi alla dignità, nelle prossime ore. La qualità di vita di un Paese si giudica - conclude - da come vengono trattati i suoi elementi più fragili: malati, disabili e bambini".

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