lunedì 31 gennaio 2022
La storia a lieto fine arriva da Uras: il giovane aveva perso il suo gregge in un nubifragio. Una raccolta fondi, rilanciata dal nostro sito, ha raggiunto risultati inaspettati. Simone Rovere riparte
Il giovane Simone con le sue pecore

Il giovane Simone con le sue pecore - .

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È una storia a lieto fine, come raramente capita, quella del giovane pastore di Uras che ha perso le sue pecore in un nubifragio e che ora potrà ricominciare daccapo, grazie ad una raccolta fondi partita nella sua terra e segnalata su Avvenire. Simone Rovere che, a dispetto della sua giovane età, da 5 anni lavora con sacrificio inseguendo il suo sogno, non aveva ancora compiuto 18 anni quando ha visto morire davanti ai suoi occhi buona parte del suo gregge.

Ha perso circa 90 pecore e gliene sono rimaste appena 50, insieme a tanti debiti.

Si è subito rimboccato le maniche, andando a lavorare presso terzi, ma i suoi sforzi non sono bastati.Ha chiesto aiuto ai volontari del Centro d’ascolto parrocchia Santa Maria Maddalena di Uras, che hanno messo in moto la macchina della solidarietà per cercare di recuperare qualche pecora, appellandosi alla generosità di altri pastori. Ma i tempi duri per tutti e le difficoltà legate ai vincoli alla movimentazione del bestiame, a causa delle disposizioni in vigore in caso di focolai di blue tongue, hanno scoraggiato coloro che erano già pronti a tendere la mano.

La Caritas di Ales-Terralba, dopo un appello sui social, ha pensato allora di aprire una raccolta fondi “Pro Simone”. Avvenire ne ha parlato in un articolo, raccontando la storia di questo ragazzo rimasto senza animali, senza soldi per acquistare nuove pecore e con debiti sulle spalle, impossibili da affrontare da solo.

Simone, un ragazzo pieno di sogni, che ha scelto un mestiere difficile e non ha paura di lavorare sodo, ha commosso l’Italia.

Sono arrivati bonifici e messaggi d’affetto, dalle grandi città, come Milano, fino ai piccoli borghi del centro Italia e del Meridione. Un fiume di generosità che ha attraversato la penisola intera e si è allargato alle isole, tra lo stupore dei volontari. C’è chi ha donato oltre 1.000 euro e chi 10 euro: ognuno ha compiuto un gesto di altruismo in base alle sue possibilità, mettendoci dentro tanto amore.

Ed è così che, goccia dopo goccia, si è riempito l’oceano: alla fine sono stati raccolti circa 18 mila euro. Una somma preziosa per Simone che, emozionatissimo, non vede l’ora di ricominciare: in questi giorni, sta andando in giro per le aziende, per scegliere le pecore che inserirà nel suo gregge. Quindi, non solo riavrà la sua vita di prima, ma probabilmente potrà crescere professionalmente, ampliando la sua attività. Un sorriso ampio e luminoso accompagna le sue parole: «Finalmente potrò pagare i debiti, acquisterò attrezzature, mi sposterò in un nuovo terreno più sicuro dal punto di vista idrogeologico. Insomma, ce la metterò tutta per portare avanti l’azienda, che oggi può rinascere. Ho capito che non bisogna perdere la speranza nemmeno quando tutto sembra perduto, né vergognarsi di avere un problema. Ringrazio tutti per avermi aiutato e per avermi regalato una grande occasione. Non lo dimenticherò mai!».

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