domenica 14 maggio 2017
Il flash mob al Colosseo. Il presidente del Forum delle famiglie De Palo: «Ecco quale sarà il futuro dell'Italia se non si tornerà a fare figli». L'incoraggiamento del Papa.
Foto Siciliani

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Migliaia di famiglie si sono date appuntamento domenica mattina al Colosseo per richiamare l'attenzione sull'emergenza demografica in Italia. "Nel giorno della Festa della mamma, vogliamo porre al centro dell'opinione pubblica il tema dei prossimi vent'anni in Italia: il fatto che non facciamo più figli", ha detto Gianluigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni
familiari, che ha organizzato l'iniziativa. Sullo sfondo del Colosseo mamme e papà hanno portato centinaia di passeggini e
seggioloni vuoti, immagine simbolica del futuro che attende l'Italia se non si corre ai ripari.

Una richiesta a dare attenzione concreta alla maternità è arrivata anche dal Pontefice che domenica al Regina Coeli ha detto: "Il futuro delle nostre società richiede da parte di tutti, specialmente delle istituzioni, un'attenzione concreta alla vita e alla maternità.
E questo appello è particolarmente significativo oggi mentre si celebra, in tanti Paesi, la festa della mamma. Ecco, ricordiamo
con gratitudine e affetto tutte le mamme, anche le nostre mamme in cielo". E in altro passaggio a braccio, Papa Francesco ha
chiarito che con la canonizzazione dei pastorelli di Fatima "ho voluto anche proporre a tutta la Chiesa di avere cura dei bambini".

La manifestazione è servita ad attirare l'attenzione su una politica per il buon vivere dei nuclei familiari per i quali in Italia i fondi difficilmente si riescono a trovare.

Quest’anno le mamme possono richiedere un bonus di 800 euro a prescindere dal reddito e le domande sono già oltre 65.000, entro il 18 maggio verrà pubblicato dall’Inps il regolamento per il voucher asilo nido da mille euro. Alternativa popolare ha consegnato al ministro degli Affari regionali con delega alla Famiglia, Enrico Costa, anche lui di Ap, le proposte per la prossima legge di Bilancio: robuste detrazioni Irpef parametrate sul numero dei figli, contributi figurativi a fini pensionistici per incentivare il lavoro part time delle mamme e un sostegno (sempre tramite contributi figurativi) per i primi due anni del neonato.


«Il governo e noi consiglieri abbiamo ben presenti la centralità del ruolo delle famiglie e il problema della denatalità. Sul tavolo ci sono almeno due grandi proposte - replica Marco Leonardi, consigliere economico della presidenza del Consiglio - il fattore famiglia e l’assegno unico per i figli. Il primo progetto è una complessiva riduzione del peso Irpef in base ai componenti la famiglia e costa intorno ai 14 miliardi. Il secondo, proposta di legge del senatore Lepri del Pd, è un riordino e primo ampliamento di alcune provvidenze per i figli a carico per un costo di circa 4 miliardi. Le stiamo valutando, ma è presto per dire quali e quante risorse avremo a disposizione per la prossima legge di stabilità. Più probabile che quest’anno si possa iniziare con interventi più marginali e ci si possa invece impegnare per l’anno successivo, se verrà confermato il mandato politico a governare all’attuale maggioranza».


E domenica si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Famiglia. Aderendo al flash mob del Forum delle Famiglie dalle 10,30 a Roma vicino al Colosseo sotto l’Arco di Costantino, migliaia di genitori hanno guidato passeggini vuoti «immagine simbolica di un Paese che sta scomparendo». Il silenzio sarà totale per «anticipare visivamente - dice Gianluigi De Palo, presidente del Forum - il futuro dell’Italia, se non si corre ai ripari invertendo la preoccupante denatalità». Nel contempo, la massiccia presenza di tanti nuclei familiari servirà a materializzare la bellezza della famiglia e a raccontare l’importanza delle nuove generazioni «che non sono un peso, ma un bene comune».

In Italia le donne vorrebbero 2,19 figli a testa, ma ne hanno solo 1,3. «C’è un mezzo bambino, passatemi l’espressione infelice, che scompare di fronte alle difficoltà - insiste de Palo - di una classe media che non può permettersi il secondo. In Italia avere un neonato è fra le principali cause di povertà e c’è chi si separa fittiziamente per avere agevolazioni fiscali e abitative».

I passeggini vuoti che hanno invaso Roma vogliono dare una scossa e aiutare a comprendere che la natalità è oggi il tema dei temi. «Perché se non nascono bambini - conclude De Palo - salta tutto, dal welfare al sistema sanitario a quello pensionistico. Oggi chi fa figli è considerato uno che toglie il pane. Attenzione, è vero l’esatto contrario perché i bambini di oggi sono quelli che terranno in piedi il Paese domani».

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