giovedì 15 gennaio 2009
La procura dà ragione a Emmanuel Bonsu, lo studente di 22 anni che lo scorso 29 settembre fu coinvolto, suo malgrado, in un'azione anti-droga. I 4 vigili accusati di inquinamento delle prove, ma anche di percosse aggravate e sequestro di persona.
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A tre mesi di distanza dall'accaduto, la Procura di Parma dà ragione a Emmanuel Bonsu, lo studente ghanese di 22 anni che lo scorso 29 settembre fu coinvolto, suo malgrado, in un'azione anti-droga della Polizia Municipale di Parma e che denunciò i Vigili, raccontando di essere stato pestato e apostrofato con insulti razzisti. Nella tarda serata di ieri, infatti, la Procura emiliana ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare per 4 agenti della Polizia municipale di Parma. Hanno dunque passato la prima notte agli arresti domiciliari Mirko Cremonini, Ferdinando Villani, Marcello Frattini e Pasquale Fratantuono. Secondo il gip Pietro Rogato, che ha giudicato sulla richiesta del sostituto procuratore Roberta Licci, titolare dell'inchiesta, i vigili finiti in manette avrebbero tentato di inquinare le prove.Ma per loro sono state ipotizzate anche le accuse di percosse aggravate, calunnia, ingiuria, sequestro di persona, falso ideologico e materiale, violazione dei doveri di ufficio, con l'aggravante dell'abuso di potere. Nel mirino ci sono altri 6 agenti coinvolti nel caso, su cui si sta ancora indagando. Immediata la reazione del sindaco di Parma, Pietro Vignali, che ha deciso di sospendere tutti e dieci i vigili sui quali indaga la magistratura. Già nei mesi scorsi, il primo cittadino aveva attuato una riorganizzazione del corpo, trasferendo alcuni fischietti e attuando un cambio al vertice della Polizia Municipale, con la nomina di un nuovo comandante. Per domani sono previsti gli interrogatori di garanzia.
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