sabato 23 ottobre 2010
Montecitorio ha cominciato a esaminare la legge di Stabilità per il 2011 (il provvedimento che ha sostituito la vecchia Finanziaria). Preoccupazione bipartisan per i tagli annunciati che vanno a colpire pesantemente il fondo non autosufficienti e la social card. Tagli anche alle missioni internazionali di pace.
COMMENTA E CONDIVIDI
Fondo per la non autosufficienza azzerato, social card praticamente accantonata, risorse per la ricerca nel settore sanitario pubblico ridotte dell’80%, quelle della Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche a sostegno della gioventù dimezzate. Dolentissime note per il Welfare cominciano a farsi sentire nel dibattito in commissione Affari sociali della Camera sulla legge di stabilità 2011, il provvedimento che ha preso il posto della Finanziaria. I tagli avvengono anche sulla scia della manovra varata a luglio di fronte al rischio di un contagio della crisi finanziaria della Grecia.Spulciando nelle tabelle balzano agli occhi restringimenti di cifre impressionanti. Il Fondo non autosufficienti per il 2011 si azzera dai 400 milioni di euro stanziati per l’anno in corso, il finanziamento degli interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica scende da 2 miliardi e 120 milioni a 236 milioni. La Presidenza del Consiglio dei ministri vede calare le sue risorse per le politiche di sostegno alla famiglia da 185 milioni di euro a 52 (-70%) e quelle per la gioventù da 94,1 milioni a 33 (-66%). Da 187 milioni piombano a zero le somme da corrispondere alle regioni in materia di politiche sociali . Ed il fondo da ripartire per le politiche sociali cala da 435,2 milioni a 75,3.L’apporto al settore della ricerca per il settore della Sanità pubblica cala da 91,9 milioni a 18,4, quello per la prevenzione e comunicazione da 29,6 a 5,9. Al ministero della Salute vanno di competenza nel 2011 un miliardo e 259 milioni di euro, con una riduzione di 957 milioni (-43,2%) rispetto al 2010. Nel 2012 è previsto un taglio di spesa di ulteriori 10 milioni, e nel 2012 di altri 18 ad un livello di un miliardo e 231 milioni. All’ospedale-territorio senza dolore, ideato dalla legge per le cure palliative, approvata di recente, va solo 1 milione di euro. Le risorse destinate ai defibrillatori semiautomatici e automatici esterni ai luoghi e mezzi pubblici, scendono da 4 milioni a 2. Tra un numero e l’altro, però si trovano dati di segno opposto. Seppur non aumentano, restano costanti i fondi per l’infanzia e l’adolescenza, gli assegni ai nuclei familiari sotto il livello povertà Isee, le agevolazioni per i genitori di handicappati. Una sostanziale compensazione interna avviene per quanto riguarda l’Agenzia italiana del farmaco che con una diversa ripartizione di voci passa da 35,7 milioni di euro a 30. Una manovra analoga avviene per l’Istituto superiore di Sanità: le risorse destinate passano da 98 milioni a 91,5. Quelle assegnate alle regioni per la procreazione medicalmente assistita passano da 5,1 milioni a 1,2.Il termine per la presentazione degli emendamenti in commissione Affari sociali scade alle 12 di martedì. Le preoccupazioni sui tagli sono generalizzate. È stata la stessa relatrice del provvedimento, Carla Castellani del Pdl, a chiedere al governo di «correggere alcune misure». Decisamente contraria la esponente del Pd, Margherita Miotto che ha parlato di «macelleria sociale», lamentando che «tagli mai visti ricadranno sui cittadini più deboli». Il pidiellino Domenico Di Virgilio ha espresso «preoccupazione» per l’azzeramento del fondo per i non autosufficienti. «Capisco le difficoltà della crisi economica – ha argomentato Di Virgilio – ma non possiamo privare del sostegno le famiglie che hanno a carico questi anziani». «È evidente che in un momento di crisi si devono operare riduzioni di spesa – ha osservato Paola Binetti dell’Udc –, ma la rimodulazione del Welfare non può avvenire attraverso un’operazione di taglio lineare. È proprio questo il momento di riqualificare gli interventi, nel senso di garantire tutela alle persone più deboli».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: