sabato 12 marzo 2016
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Il primo forum «Uno di noi» a Parigi è nato sulla scia dell'iniziativa civica che consentì di raccogliere in pochi mesi nei 28 Paesi dell’Unione europea 2 milioni di firme contro i finanziamenti Ue per la ricerca sugli embrioni e i programmi Ue di sostegno alla diffusione della "salute riproduttiva" nel mondo. Da quell'impegno, maturato anche in Italia (che raccolse il maggior numero di adesioni), è poi scaturita nel 2014 l'omonima federazione di associazioni pro-life, che ha lanciato lo scorso autunno anche un Appello rivolto agli esperti nel campo sanitario, evocato ieri da Carlo Casini, già presidente del Movimento per la vita. Il ricco programma del forum è il riflesso della pluralità di sfide bioetiche che la federazione ha scelto di affrontare. Eloquenti i titoli delle tavole rotonde: «Scandalo del planning familiare americano: quali conseguenze per l'Europa?»; «Eutanasia: minaccia o realtà in Europa?». Fra le personalità da tutt'Europa, anche gli ex ministri spagnoli Jaime Mayor Oreja (attuale presidente della federazione) e Alberto Ruiz Gallardon, oltre a personalità giunte dall'Est, come il ministro ungherese Katalin Novak o l'eurodeputato slovacco Miroslav Mikolasik, promotore del recente emendamento di condanna dell'utero in affitto presso l'assemblea di Strasburgo.
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