sabato 13 luglio 2019
Alla comandante la massima onorificenza parigina per «il rispetto dei diritti umani». Salvini: "Lì non hanno di meglio da fare"
La comandante Carola Rackete

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Carola Rackete, indagata in Italia dopo lo sbarco forzato in Italia, viene insignita in Francia, insieme alla sua collega Pia Klemp, della medaglia Grand Vermeil, la massima onoreficenza del Comune di Parigi, «per aver salvato migranti in mare», come recita una nota del municipio. Una scelta operata dalla capitana, in contravvenzione alle leggi del nostro Paese, che le impedivano l’attracco nel porto di Lampedusa. La notizia, allora, viene accolta in Italia dal ministro Matteo Salvini come una provocazione. La medaglia vuole simboleggiare «la solidarietà e l’impegno di Parigi per il rispetto dei diritti umani » e va alle due operatrici umanitarie tedesche «ancora perseguite dalla giustizia italiana», si legge nel documento.

Pronta la replica del vicepremier leghista: «Ci manca pure che la nominino Cittadina Europea dell’Anno e abbiamo visto tutto!». Salvini affida ancora una volta ai social il suo sarcasmo: «Non è 'Scherzi a parte'. Questa è quella che ha schiacciato una motovedetta della Gdf e adesso i colpevoli sono i finanzieri? Vuoi vedere che adesso qualche magistrato indaga i finanzieri? Speronare motovedette comporta premi», incalza. «Il Comune di Parigi evidentemente non ha altro di meglio da fare che non premiare questi soggetti», commenta. E allora, come negare «un bacione a Carola», scrive il ministro dell’Interno: «Ti vogliamo tanto bene perché hai portato una ventata di simpatia in un Paese, bello però strano, dove vengono indagati i ministri e vengono liberate signorine che attaccano motovedette della Guardia di finanza». E allora, chiosa, «vedremo di renderlo sempre più bello e sempre più normale questo Paese accelerando sulla riforma della giustizia, è uno dei tanti impegni che stiamo portando avanti e su cui andremo fino in fondo».

L’ironia e il sarcasmo salviniani, però, hanno trovato molto seguito sui social, sui quali si leggono «messaggi di odio», denuncia il legale di Carola Alessandro Gamberini, preoccupato per l’incolumità della capitana. «Se una persona viene indicata come un’assassina in libertà, come una delinquente, come un personaggio da mettere all’indice, poi non si sa quali sono le reazioni da parte di coloro che, seguendo queste indicazioni, possono adottare comportamenti gravi nei suoi confronti, anche aggressivi dell’incolumità fisica», ragiona il legale che ha querelato il leader della Lega. «Io ho questo timore. Lo scatenamento del discorso dell’odio poi non si controlla più. Chiunque istiga a delinquere in quel modo non ha il controllo poi del comportamento di coloro che vengono istigati».

Prova a fare chiarezza anche il Parlamento Europeo, che vorrebbe conoscere dalla comandante della Sea Watch 3 le motivazioni che l’hanno spinta a forzare il blocco e se ci sono state violazioni delle libertà civili. Soddisfatto dell’iniziativa l’europarlamentare di Demos Pietro Bartolo, già medico a Lampedusa. Mentre per la leader di Fdi Giorgia Meloni la massima onorificenza di Parigi suona come «una provocazione inaccettabile, sono gli stessi francesi che hanno bombardato la Libia, che chiudono i loro porti alle navi e alle Ong, che respingono donne incinte alla frontiera». Ma da Parigi il messaggio è for-te: «Dal 2014 – si legge nel comunicato che annuncia il premio – 17.000 persone sono morte o disperse in Mediterraneo. Di fronte a questa tragedia, il Comune di Parigi ribadisce il suo sostegno alle donne e agli uomini che operano per il salvataggio dei migranti ogni giorno e in condizioni difficili». Di più, il comune annuncia un aiuto urgente di 100.000 euro a Sos Mediterranée per una nuova missione di salvataggio in mare dei migranti.

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