sabato 16 febbraio 2019
Con il progetto «Servizio cortesia» quattro senegalesi sono diventati i custodi del parcheggio del Maugeri. E danno anche informazioni a assistenza a chi ne ha bisogno
L'istituto Maugeri a Pavia (foto di archivio Ansa)

L'istituto Maugeri a Pavia (foto di archivio Ansa)

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Da venditori ambulanti abusivi a custodi e manutentori del parcheggio. Dal progetto congiunto dell’Istituto scientifico Maugeri con Coop sociale Cooperanda e Caritas diocesana Pavia scaturisce una storia di integrazione sociale che riguarda quattro ragazzi senegalesi.

La realtà pavese con il Policlinico San Matteo e le strutture Mondino e Maugeri registra da tempo attriti tra cittadini e ambulanti abusivi nei grandi parcheggi delle cliniche sanitarie cittadine. Queste zone di marginalità tornano ciclicamente all’attenzione di media e opinione pubblica generando polemiche e situazioni di conflitto.

Oggi grazie al progetto «Servizio cortesia» un passo avanti è stato compiuto: dopo un percorso congiunto di regolarizzazione e formazione i quattro senegalesi sono diventati i "custodi" dell’area di parcheggio Maugeri con un regolare contratto di lavoro a ore (con turni cadenzati). Dotati di gilet giallo – non quello diventato simbolo della protesta in Francia, ma indossato come segno di riconoscimento del ruolo di custode – i quattro oggi si occupano della gestione dell’area autovetture, della manutenzione e del decoro degli spazi, della prima accoglienza dei pazienti con indicazioni e orientamento verso l’ingresso della clinica (compresa l’assistenza a soggetti con difficoltà motorie, disabili e anziani).

Sono molteplici i vantaggi garantiti da questo progetto (al quale i tre enti hanno lavorato per un anno): la sottrazione degli ambulanti a sfruttamento, caporalato e racket, la cessazione di attività di vendita abusiva negli spazi di pertinenza della struttura sanitaria, una politica virtuosa di controllo del territorio e un servizio reso agli utenti delle cliniche nell’accesso agli sportelli e ai servizi della Maugeri.

Un mediatore culturale della Caritas ha conosciuto e "agganciato" i venditori abusivi, Cooperanda ha valutato l’affidabilità, le competenze linguistiche e le attitudini professionali degli stessi, Maugeri ha coordinato e voluto fortemente il progetto che "regolarizza" una situazione di illegalità e di percezione di insicurezza da parte dei cittadini negli spazi antistanti la struttura. Il personale assunto da Cooperanda può usufruire del contratto di lavoro delle cooperative sociali e dell’assistenza sanitaria integrativa.

Riguardo alla presenza di venditori abusivi nei parcheggi, trattandosi di una problematica sempre attuale e piuttosto diffusa in città, non è escluso che a fronte di queste buone prassi intraprese da Maugeri anche altre strutture sanitarie pavesi decidano di aderire al progetto.

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