lunedì 15 marzo 2010
Il Consiglio di amministrazione convocato dal presidente Garimberti ha approvato a maggioranza e ha demandato alla Commissione parlamentare di Vigilanza la possibilità di riprendere le trasmissioni di approfondimento politico.
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Il Consiglio di amministrazione della Rai, convocato oggi dal presidente Paolo Garimberti, ha confermato la sospensione dei talk show di approfondimento politico sulla tv pubblica fino alle prossime elezioni regionali, ma ha anche demandato la decisione alla commissione parlamentare di Vigilanza. La delibera è stata approvata con cinque voti a favore e quattro contrari.«Alla luce delle ordinanze del Tar in relazione alla regolamentazione in materia di informazione e comunicazione politica in periodo elettorale, il Consiglio di amministrazione della Rai, dopo un ampio dibattito, ha approvato a maggioranza la delibera con la quale ha dato mandato al direttore generale di acquisire al più presto dalla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi le valutazioni di competenza, cui la Rai dovrà adeguarsi», dice il comunicato emesso al termine della riunione del Cda di viale Mazzini.Intanto il presidente della Rai, Paolo Garimberti,  è amareggiato per l'esito della riunione del Cda di oggi. Amareggiato, a quanto si apprende da fonti vicine alla presidenza, «per la divisione», evidente in seno al Consiglio, e «per la mancata ripresa dei talk show». Garimberti si era già detto favorevole a riprendere le trasmissioni sospese e ritiene abbastanza frustrante che si sia ancora appesi su questa vicenda, con il tempo che non gioca a favore.Il presidente Rai auspicava che la lettera del presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, recapitata oggi, potesse sbloccare la situazione. Calabrò nella missiva informava di aver scritto anche alla Commissione Parlamentare di Vigilanza per le valutazioni del caso e ricordava alla Rai l'invito a riconsiderare la decisione sulla sospensione delle trasmissioni.Naturalmente, sottolineano le stesse fonti, il presidente Rai si rimette come sempre alla decisione della maggioranza del Consiglio anche se auspicava «un segnale interno ed esterno di una maggiore reattività e senso pratico».  Il Cda, a maggioranza, ha dato mandato al direttore generale, Mauro Masi, di scrivere alla Vigilanza per ottenere ulteriori chiarimenti. Garimberti, che ha votato contro questa soluzione, aveva auspicato in Consiglio che, ascoltando l'invito di Calabrò, si facessero ripartire i talk show e contemporaneamente si scrivesse quella lettera. Ora, dicono le stesse fonti, il presidente Rai «attende fiducioso che dalla Vigilanza si batta rapidamente un colpo».«Mentre si fanno sempre più stretti i tempi rimasti per trovare una ragionevole soluzione del problema, abbiamo preso atto del mandato conferito dal Consiglio di amministrazione al direttore generale di sondare la Commissione di vigilanza al fine di studiare eventuali strade alternative. Si attendeva una scelta diversa in ordine all'invito di ripristinare i programmi d'approfondimento nel periodo elettorale, per i quali era già stata ritenuta non obbligata la loro soppressione». È il commento del presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Sergio Zavoli, alla decisione del Cda della Rai. In base alla richiesta del direttore generale della Rai, Mauro Masi, verrà ascoltato a Palazzo San Macuto domani alle 13,30.
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