martedì 4 febbraio 2014
​Entrano il quotidiano on-line, la sigaretta elettronica e le cialde del caffé. Esce il tailleur.
Gli scarti del paniere, un piccolo tesoro di Umberto Folena
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E' lo specchio dei tempi che cambiano, delle mode e delle nuove tendenze in fatto di consumi. Anche se arriva spesso in ritardo, registrando delle trasformazioni che sono già avvenute. Cambia il paniere Istat e "ingloba" oggetti diventati ormai di uso comune come il caffé in cialde o capsule, la "discussa" sigaretta elettronica con le sue ricariche e l'abbonamento al quotidiano on-line che sta lentamente sostituendo quelli di carta. Escono invece dal paniere che serve per calcolare l'inflazione, le spese per la riparazione dl televisore e del computer, diventati praticamente oggetti usa e getta, e il classico tailleur per donna viene sostituito dal più generico abito. Tra le nuove voci che articolano in più categorie prodotti già presenti figurano il latte fresco alta qualità, il latte a lunga conservazione alta digeribilità, i costumi da piscina e i pantaloni per i bambini, il test di gravidanza, lo pneumatico termico, la vaccinazione di animali domestici, il parcheggio di auto a lunga sosta, lo spazzolino elettrico e i sacchetti per la raccolta differenziata dell'umido. Nel 2014 il paniere consta di 1.447 i prodotti (1.429 l'anno precedente), raggruppati in 614 posizioni rappresentative (603 nel 2013), che compongono il paniere utilizzato per gli indici dei prezzi al consumo Nic (intera collettività nazionale) e Foi (famiglie di operai e impiegati). Il paniere 2014 per l'Ipca (indice armonizzato europeo) comprende 1.463 prodotti (1.451 nel 2013), aggregati in 619 posizioni rappresentative.
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