sabato 20 agosto 2016
​Ricerche difficili a 50 metri di profondità. Speranze minime.
Palinuro, ricerche senza esito per i 3 sub
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Tragica spedizione subacquea ieri nelle acque antistanti Palinuro, sulle coste del Cilento: tre sub risultano dispersi durante un’immersione di esplorazione nelle grotte in località Ribatto, nei pressi di Cala Fetente. I tre erano partiti in mattinata con una barca del Centro Diving Mauro Sub a bordo della quale c’erano 12 persone. Una volta arrivati alla grotta, ha raccontato uno dei partecipanti, i 12 sub si sono divisi: solo Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola sono andati in quello che è considerato il punto più pericoloso e profondo. Cammardella e Tancredi sono due sub molto esperti: il primo oltre ad essere titolare del Centro Diving è istruttore, Tancredi è assistente istruttore. I tre uomini non sono più riemersi, ma potrebbero aver trovato rifugio in una bolla d’aria della “Grotta della Scaletta”, una parete che scende a picco fino a circa 50 metri. L’imboccatura si trova a 12 metri. Dall’ingresso parte una galleria con dimensioni medie di 1-2 metri circa, che si inoltra in orizzontale. A 10 metri parte un pozzo praticamente verticale irregolare sino a spaccature quasi impraticabili. La grotta, a 50 metri di profondità, solitamente non è meta di immersioni perché troppo profonda. È stato chiamato anche un nucleo di speleologi dei vigili del fuoco per cercare i tre sub. Quel che, dunque, ora è certo è l’incredulità di come tutto questo possa essere successo a due sub molto esperti. Mauro Cammardella è solito immergersi ogni giorno, anche nei periodi freddi. Il suo centro diving, “Mauro sub”, vanta cinque stelle e lui stesso è istruttore Padi, Cmas e Dan: vale a dire l’opposto di uno sprovveduto.  Stesso discorso per Mauro Tancredi che nel centro diving è aiuto istruttore.  C’è poi Silvio Anzola, originario di Parma ma che da tempo vive a Milano. L’ingegnere di 59 anni ha una grande passione per le immersioni. Pochi giorni fa, lo scorso 16 agosto, era stato lui, insieme al suo amico Cammardella, ad accompagnare la figlia nel suo battesimo subacqueo. Su Facebook le foto di quel momento, di «incredibile felicità». «Può essere successo di tutto», dice sulla banchina del porto di Palinuro chi quei fondali li conosce benissimo. É Fabio Barbieri, 61 anni, genovese, dal 1983 a Palinuro, sub esperto al punto da aver mappato per primo il cunicolo della “Scaletta” nel quale sarebbero rimasti intrappolati i tre sub. Il cunicolo, lungo 16 metri e alto appena un metro e venti, non è per principianti. Ieri, quando è arrivato l’sos, la Capitaneria di Porto gli ha chiesto di immergersi ma, racconta, «l’acqua era torbida, non sono riuscito a vedere nulla». «Quel cunicolo non è affatto semplice da attraversare – spiega – sia per la strettezza che per il fondo limaccioso. Ai tre sub può essere accaduto di tutto: un inconveniente tecnico, un malore o una fase di affanno». Ma c’è chi qualche speranza di ritrovarli in vita ancora ce l’ha. É il sindaco di Palinuro-Centola, Carmelo Stanziola: «All’interno della grotta c’è una bolla d’aria nella quale potrebbero essersi rifugiati, quindi potrebbero essere ancora vivi».
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