sabato 23 maggio 2015
Nel 23° anniversario della strage di Capaci commemorazioni in tutto il Paese. A Palermo 40mila studenti.
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Palermo «chiama Italia» e oggi oltre 40.000 studenti di tutto il Paese, e un centinaio di ragazzi provenienti da Europa e Stati Uniti, risponderanno unendosi in un unico coro nel ricordo delle stragi di Capaci e Via D'Amelio. "Palermo chiama Italia" è il titolo della manifestazione organizzata dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, in collaborazione con la Direzione Generale per lo Studente del ministero dell'Istruzione, in occasione del 23mo anniversario della morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'iniziativa quest'anno si estende a tutto il Paese. Non si svolgerà solo a Palermo, ma anche in diverse piazze italiane in cui cittadini e studenti saranno presenti per dare testimonianza del loro impegno per la legalità.A Palermo, l'evento principale si è svolto nell'aula bunker del carcere Ucciardone, quella del maxiprocesso alla mafia. Qui, dalle 9.30 alle 12.30, si è svolta la cerimonia istituzionale alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente del Senato Pietro Grasso, del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, del ministro della Giustizia Andrea Orlando, del Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, del presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri, del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Mattarella: elimineremo la mafia. "Noi siamo qui, anzitutto, per dire che la mafia può essere sconfitta. Siamo qui per rinnovare una promessa: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l'umana convivenza" ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "I nomi, i volti, gli esempi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino sono indissolubilmente legati dal comune impegno e dai valori che hanno testimoniato e dalla coraggiosa battaglia, per legalità e democrazia, che hanno combattuto, affidando a tutti noi il compito di proseguirla" ha aggiunto. "Per battere il cancro mafioso bisogna affermare la cultura della Costituzione, cioè del rispetto delle regole, sempre e dovunque, a partire dal nostro agire quotidiano" ha sottolineato il presidente della Repubblica, ricordando che la mafia è una zavorra non solo per il Sud ma per tutta l'Italia e aggiungendo che "nella partita tra Stato e anti-Stato va sempre messo in chiaro che lo Stato alla fine deve vincere. Senza eccezioni". Mattarella ha poi parlato della corruzione, parlando della legge approvata da due giorni fa dal Parlamento per contrastarla. "Non spetta al presidente della Repubblica valutarne il merito. Osservo che, anche da parte di coloro che sollecitano misure ulteriori, si riconosce il passo avanti compiuto". E anche del tema di attualità come il calcioscommesse. "Che mafie di varia natura cerchino di modificare il risultato delle partite e di lucrare sulle scommesse è una vergogna. Questa metastasi va estirpata con severità e rapidità".  Per poter soddisfare la richiesta di partecipazione che ogni anno arriva da centinaia di scuole, il Miur e la Fondazione Falcone, grazie alla collaborazione con la Rai, hanno deciso di collegare il capoluogo siciliano con sei piazze di altrettante città (Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno, Corleone), unendo tutto il Paese nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, del giudice Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli uomini delle loro scorte Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano. Alle piazze reali si uniranno quelle virtuali, attraverso i profili @MiurSocial e @23maggioitalia. Su Twitter è già partita una 'garà di selfie di chi vuole dire no alla mafia aderendo alla manifestazione di domani attraverso l'hashtag #PalermoChiamaItalia. A Palermo ci saranno iniziative (spettacoli teatrali, letture, seminari, mostre, concerti) in Piazza Politeama e nell'omonimo Teatro, al Teatro Massimo, in Via D'Amelio e sotto l'Albero Falcone, in via Notarbartolo. Anche quest'anno si terranno i due cortei aperti a tutta la società civile. Il primo partirà alle 15.30 da Via D'Amelio, il secondo si muoverà alle 16 dall'Aula Bunker. Entrambi raggiungeranno l'Albero Falcone in Via Notarbartolo, presso il quale la Polizia di Stato suonerà il Silenzio alle 17.58, ora in cui deflagrò la bomba a Capaci il 23 maggio 1992. A Palermo saranno presenti anche ragazzi provenienti da 10 paesi Ue e un gruppo di studenti americani. A Milano, al Teatro Parenti, ci saranno Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre 1982, e Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, assassinato il 30 aprile dello stesso anno; a Gattatico (Reggio Emilia), alla Casa Cervi, sarà presente Margherita Asta, familiare delle vittime della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985; a Firenze, allo Stadio Ridolfi, interverrà Betta Caponnetto, vedova del giudice Caponnetto che guidò il Pool Antimafia in cui operarono, tra gli altri, i giudici Falcone e Borsellino; a Napoli, in piazza del Municipio, dove nel 1997 è stato piantato un Albero Falcone, ci saranno Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani, il giornalista assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985, il magistrato Federico Cafiero de Raho e il Coro giovanile del San Carlo; a Rosarno, presso l'Istituto di Istruzione Superiore Piria, parlerà Adriana Musella, familiare di Gennaro Musella, ucciso dalla 'ndrangheta il 3 maggio 1982; a Corleone, infine, interverrà il presidente dell'Associazione 'Addio Pizzo' Daniele Marannano.

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