lunedì 26 aprile 2010
Luciano Lemetti ha avuto sette anni e sei mesi, Giuseppe Cortesi sei anni e Antonio Cipponeri tre anni. A tutti e tre gli imputati sono stati condonati tre anni. Inoltre sono stati condannati a risarcimenti milionari nei confronti dell'Inail, costituita parte civile.
COMMENTA E CONDIVIDI
Il giudice di Palermo Gianfranco Criscione ha condannato per omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime tre ex dirigenti della Ficantieri - Luciano Lemetti, Giuseppe Cortesi e Antonio Cipponeri - per le morti da amianto nell'azienda palermitana. Lemetti ha avuto 7 anni e 6 mesi, Cortesi 6 anni e Cipponeri 3 anni; a tutti e tre gli imputati sono stati condonati 3 anni.Gli ex vertici di Fincantieri sono stati condannati a risarcimenti milionari nei confronti dell'Inail, costituita parte civile. Al centro del processo la morte di 37 operai deceduti per tumore ai polmoni determinati dall'inalazione delle fibre di amianto e le lesioni riportate da altri 26 dipendenti che hanno contratto la malattia. Il giudice ha condannato gli imputati a risarcimenti milionari anche nei confronti della Camera del Lavoro, di Legambiente e della Fiom. La sentenza ha anche stabilito il diritto al risarcimento del danno alle parti civili costituite - in tutto 50 tra dipendenti ammalati ed eredi degli operai defunti - rinviando la quantificazione del danno al giudice civile ma condannando, comunque, gli imputati a dare provvisionali immediatamente esecutive per centinaia di migliaia di euro alle parti danneggiate.Il giudice, infine, ha dichiarato non doversi procedere per due ex legali rappresentanti di ditte dell'indotto di Fincantieri - la Blascoanc srl e la cooperative Rinascita Pizzettini - per intervenuta prescrizione delle accuse a loro contestate: entrambi rispondevano di lesioni gravissime.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: