venerdì 6 agosto 2021
L'ex magistrato, coinvolto nell'inchiesta di Perugia sulla nomine, correrà nel collegio di Primavalle «da privato cittadino» con un suo simbolo. E firma i referendum dei radicali, tranne uno
L'ex presidente dell'Anm Luca Palamara

L'ex presidente dell'Anm Luca Palamara - Ansa

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L'ex presidente dell'Anm Luca Palamara si candiderà con un suo simbolo alle suppletive della Camera nel collegio Roma-Primavalle e firmerà i referendum sulla giustizia, tranne quello sulla responsabilità civile dei magistrati. Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa nella sede del Partito radicale, che insieme alla Lega sta promuovendo i sei referendum. «Oggi, dando seguito al mio percorso, intendo dare una continuità al mio racconto. Voglio rilanciare il mio impegno e, senza coinvolgere gli altri, come cittadino libero decido di candidarmi per dare ancora più forza al mio racconto»


«Questa mattina ho riposto la mia toga nell'armadio, era di mio padre, con la certezza di poterla indossare nuovamente all'esito di un percorso che sarà lungo ma che sono convinto ristabilirà la verità. La premessa è che tutte le sentenze si rispettano, però possono non condividersi e io non condivido la sentenza delle sezioni unite della Cassazione perché la ritengo ingiusta», ha detto in riferimento alla recente sentenza della Suprema Corte che ha confermato la sua radiazione dalla magistratura poiché indagato per il caso delle nomine, di cui si sta occupando la procura di Perugia. A questo riguardo l'ex magistrato ha detto che si difenderà nel processo: «Parteciperò a tutte le udienze, rispettando i miei giudici. Non mi silenziano», ha concluso.


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