giovedì 7 agosto 2014
Revisione di agevolazioni e detrazioni per garantire un miglioramento dei conti di 3 miliardi nel 2015.
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L'operato del governo non si può valutare su pochi mesi. L'orizzonte è più sul 'medio' periodo: 1000 giorni. Così come è prematuro giudicare la situazione economica su pochi trimestri o leggere l'effetto del bonus di 80 euro su qualche mese. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan approfitta dell'informativa alla Camera sulla Spending review per precisare la sua posizione in merito alle ultime polemiche dopo il dato decisamente negativo sul Pil nel secondo trimestre (-0,2% e conseguente recessione tecnica) e sui rilievi arrivati sulla scarsa efficacia del bonus. Padoan parla di spending review mentre il commissario Carlo Cottarelli spiega: "Io continuo a lavorare, ci sono cose importanti da fare", e annuncia 2-3 miliardi di risparmi alle partecipate.Padoan avverte: "La revisione della spesa è e resta al centro della strategia del governo. È indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi di crescita e della sostenibilità della finanza pubblica". E rivendica: "La decisione sull'allocazione delle risorse è una delle funzioni essenziali della politica" e "il processo di revisione della spesa e le decisioni che ne conseguono è compito del governo" sulla base di "indicazioni di opzioni tecniche". E aggiunge: "Per la revisione della spesa pubblica  sono possibili "ulteriori margini di miglioramento" e "il governo sta lavorando in questa direzione". Insomma la revisione della spesa deve essere efficiente anche perchè viceversa si andrebbe alla "revisione delle agevolazioni e delle detrazioni fiscali per garantire un miglioramento dei conti pubblici di 3 miliardi nel 2015, 7 nel 2016 e 10 nel 2017".Poi il ministro difende l'operato del governo: "è prematuro abbandonarsi a valutazioni sull'impatto" degli 80 euro "a soli tre mesi" dalla sua introduzione. Infatti "per produrre effetti significativi sulle decisioni di spesa" il bonus deve essere "credibile e permanente" e che nella legge di stabilità saranno "trovate coperture strutturali". Ma una speranza c'è: le più recenti previsioni macro - dice il titolare di via XX Settembre - "collocano nel 2015 ed oltre una fase di ripresa più decisa e sostenuta" anche se quest'anno si sconta una "crescita e inflazione contenute e inferiori alle attese". Insomma bisogna avere pazienza ed aspettare e intanto è "sbagliato e fuorviante, come fanno molti commentatori, prendere in considerazione un quadro macroeconomico di pochi trimestri per valutare l'efficacia e l'impatto dell'azione di governo". La prossima Legge di Stabilità "dovrà tener conto del contesto, europeo e non solo italiano, di crescita e di inflazione contenute e inferiori alle attese". Ma i benefici dell'azione del governo "sono crescenti e saranno pienamente tangibili in una prospettiva di medio periodo, quale quella che caratterizza i 'mille giornì".
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