mercoledì 7 giugno 2017
Due buste indirizzate a due pm della Procura di Torino erano in realtà trappole esplosive. C'erano fili elettrici, polvere da sparo e una batteria.
Buste esplosive a pm di Torino: timbro postale è di Genova
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Due buste indirizzate a due pm della Procura di Torino erano in realtà trappole esplosive. C'erano fili elettrici, polvere da sparo e una batteria. Ordigni artigianali ma che potevano esplodere, hanno appurato gli artificieri dei Carabinieri che sono intervenuti. Dopo il ritrovamento delle buste sospette e durante le operazioni degli artificieri, l'area interna del Palazzo di Giustizia è stata chiusa al pubblico e l'ingresso principale è stato chiuso, ma l'edificio non è stato evacuato e le udienze sono regolarmente proseguite.

Le buste, intercettate dagli addetti alla sicurezza, erano indirizzate ai pm Antonio Rinaudo, lo stesso che sta indagando sui fatti di Piazza San Carlo, oltre ad essere stato titolare di numerosi processi ai No Tav, e al pm Roberto Sparagna. L'allarme ha provocato la sospensione delle udienze. La situazione è poi tornata gradualmente alla normalità.

Le buste hanno un timbro postale da Genova e come mittente sono stati indicati i nomi di due avvocati, forse fittizi, espediente per eludere i controlli. La pista che seguono gli inquirenti è quella dell'area anarchica.

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