martedì 4 giugno 2013
Due aziende di trasporto poste sotto sequestro insieme a due impianti di trattamento e a circa una trentina dei automezzi.
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Otto imprenditori lombardi arrestati, due aziende di trasporto poste sotto sequestro insieme a due impianti di trattamento dei rifiuti e a circa una trentina dei automezzi. Questo il bilancio del blitz scattato all'alba e condotto dai carabinieri del Noe e del comando provinciale di Milano. Le indagini condotte dalla Procura di Milano e nate da una costola di 'Infinito' avrebbero dimostrato l'esistenza di legami tra l'imprenditoria lombarda e alcune famiglie calabresi legate alla 'ndrangheta.In manette sono finiti imprenditori capaci di aggiudicarsi diversi appalti in cantieri di Milano e dell'Hinterland. È attraverso il sistema del 'giro bollà, che falsifica sulla documentazione la vera natura del rifiuto, sarebbero riusciti a smaltire illecitamente tonnellate di rifiuti in due cave dislocate in provincia di Lodi e Novara. Gli accertamenti hanno inoltre consentito di deferire in stato di libertà altri 20 soggetti, tra autisti e 'padroncini', la cui presenza all'interno delle aziende degli odierni arrestati, veniva imposta dalle 'famiglie'.
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