lunedì 29 maggio 2017
L'autopsia: il piccolo Francesco, 7 anni, curato solo con farmaci omeopatici. è morto per una encefalite. Il ministro Lorenzin: "Richiamo i genitori alla consapevolezza"
Ospedale Salesi (Ansa)

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Francesco, il bambino di 7 anni morto sabato all'ospedale Salesi di Ancona a causa di un'otite bilaterale curata solo con farmaci omeopatici, ha donato la vita ad altri tre bimbi. Infatti i genitori hanno dato il loro consenso al prelievo degli organi, che sono già stati trapiantati su altri bambini.

«Sono sicura che la scelta della donazione aiuterà i familiari duramente provati - ha detto la coordinatrice del Centro Regionale Trapianti Francesca De Pace -: non subito, ma in futuro. Ieri era la Giornata delle Donazioni e spero che Francesco ne diventi il simbolo». Le polemiche sulle cure omeopatiche e soprattutto sulla mancanza di trattamento antibiotico alla piccola vittima, morta dopo il tardivo ricovero mercoledì scorso «in stato comatoso grave» in rianimazione, non hanno infatti tardato a coinvolgere anche la famiglia: la Procura di Urbino, competente per territorio (la famiglia abita a Cagli) ha indagato per omicidio colposo il dottor Massimiliano Mecozzi, che aveva prescritto le cure omeopatiche, e i genitori di Francesco.

Intanto emergono le prime indiscrezioni sugli esiti dell'autopsia: il bambino è morto per un'encefalite, un'infiammazione dell'encefalo. Sulla causa dell'infezione bisognerà attendere l'esito degli esami istologici e il dettaglio dei preparati omeopatici somministrati al bimbo.

Mecozzi, 54 anni, di Fano (Pesaro Urbino), è considerato un luminare della medicina omeopatica e riceveva in due studi medici. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione, sequestrando farmaci, telefoni, computer e ricettari e notificandogli l'avviso di garanzia. Lo stesso è avvenuto ai genitori, una coppia di commercianti che ha altri due figli più piccoli. Uno dei nonni del bambino ha annunciato l'intenzione di denunciare il medico che seguiva Francesco e che, di fronte a un aggravamento delle condizioni del piccolo, ha continuato a insistere con i soli preparati omeopatici.

La vicenda ha suscitato una marea di reazioni sull'efficacia delle cure cosiddette alternative. È intervenuta anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «Sappiamo che i farmaci omeopatici sono complementari, non sostitutivi. E quando si tratta di bambini il tema è molto delicato. In questi casi niente può sostituire la medicina tradizionale, che rimane la scienza medica. Ai genitori chiedo consapevolezza. Voglio ricordare a tutti come gli stessi omeopati dicano che l'omeopatia è una delle opzioni da utilizzare. Però ha un punto finale, non arriva ovunque e comunque nessuno può dire che sostituisce la medicina tradizionale».

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