sabato 11 novembre 2017
Convalidato il fermo per l'aggressore dei due giornalisti, che durante l'interrogatorio dice: «Sono stato provocato», ho fatto una fesseria. Raggi in piazza: qui chi si riconosce nella legalià
L'inizio del corteo contro tutte la mafie

L'inizio del corteo contro tutte la mafie

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La sua è stata solo una risposta ad una provocazione. Ha ammesso così i fatti, precisando però di «essere stato provocato» dal giornalista che insisteva a fargli delle domande. E soprattutto di «aver fatto una fesseria» e di non riconoscersi in quel video che lo ritrae così violento. Si è difeso così, davanti al giudice Anna Maria Fattori, Roberto Spada che martedì scorso a Ostia ha aggredito con una testata e alcuni colpi di manganello Daniele Piervincenzi del programma Rai Nemo e poi il film-maker Edoardo Anselmi. Alcune ore di interrogatorio non sono però bastate a sciogliere tutti i nodi su Roberto Spada che il gip ha deciso, con la convalida del fermo, di far restare in carcere. L'uomo è stato fermato giovedì dai carabinieri per i reati di lesioni personali e violenza privata con l'aggravante del metodo mafioso e dei futili motivi. È intanto ancora in corso l'attività di identificazione da parte degli investigatori del complice di Spada che ha preso parte al pestaggio della troupe televisiva di Nemo.

La passeggiata per la legalità

Un percorso giudiziario che si snoda parallelamente alla manifestazione per la legalità organizzata ad Ostia dal Movimento Cinque Stelle, a cui hanno partecipato però anche altri partiti come il Pd, ma non il movimento di estrema destra Casapound perché ha definito «di parte» l'iniziativa. "Casa, lavoro, dignità. No alla violenza fascista e mafiosa". Dietro questo striscione di colore rosso è partito il corteo di Ostia contro le mafie. Tra i partecipanti la sindaca di Roma Virginia Raggi,l rappresentanti politici come Stefano Fassina, Anpi e le associazioni. «Questa è una manifestazione dei cittadini che si riconoscono nei valori della legalità e nel valore del combattere la criminalità e le mafie», ha detto poco dopo il suo arrivo sul litorale il primo cittadino capitolino, rispondendo a chi le chiede di fare una promessa ad Ostia in vista del ballottaggio del 19 novembre con un «questo non è il momento di fare campagna elettorale».


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